Anni di caldo record: il pianeta si avvicina a soglie climatiche pericolose

Gli esperti avvertono: il riscaldamento globale accelera, con rischi crescenti per la vita, gli ecosistemi e le coste

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
29 Maggio 2025 07:59
Anni di caldo record: il pianeta si avvicina a soglie climatiche pericolose

Anni di caldo record all’orizzonte: gli esperti avvertono che il pianeta si avvicina a soglie climatiche pericolose

Il nostro pianeta si prepara ad affrontare un periodo di anni consecutivi caratterizzati da temperature estremamente alte, con conseguenze potenzialmente devastanti per le vite umane e gli ecosistemi.

A lanciare l’allarme sono due delle più autorevoli agenzie meteorologiche mondiali: l’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) e il Met Office del Regno Unito. Le loro previsioni a cinque anni indicano che c’è circa l’80% di probabilità che venga stabilito un nuovo record di temperature globali entro il 2029. Inoltre, gli scienziati evidenziano che è ancora più probabile che si superi nuovamente la soglia critica di 1,5°C di riscaldamento rispetto ai livelli preindustriali. Questo limite, stabilito dall’Accordo di Parigi, serve a evitare i peggiori effetti del cambiamento climatico.

Ogni decimo di grado conta: l’aumento delle calamità climatiche

"Le temperature medie globali più elevate non sono semplici numeri", commenta Natalie Mahowald, climatologa della Cornell University. "Si traducono in uragani più intensi, piogge torrenziali, siccità e incendi di gravità crescente." Johan Rockström, direttore del Potsdam Institute for Climate Impact Research, sottolinea che ogni decimo di grado in più amplifica la frequenza e la violenza di eventi estremi come ondate di calore, alluvioni e incendi boschivi.

Questi cambiamenti mettono a rischio la salute di milioni di persone, portano a scarsità d’acqua, insicurezza alimentare e spingono molti a dover abbandonare le proprie abitazioni, contribuendo a rendere il mondo meno vivibile.

Il limite dei 2°C diventa una minaccia concreta

Per la prima volta si affaccia con possibilità reale anche il superamento dei 2°C di riscaldamento entro la fine del decennio. Gli scienziati del Met Office, Adam Scaife e Leon Hermanson, definiscono questa prospettiva “scioccante”. Nel 2015, si considerava improbabile superare questa soglia, ma oggi l’86% degli esperti valuta alta la probabilità che in uno dei prossimi cinque anni si superi i 1,5°C, con un 70% di probabilità che la media di un quinquennio tale venga superata. Pur essendo questa soglia valutata su un arco temporale di 20 anni, gli studiosi ritengono che l’attuale trend ci stia già portando verso un aumento di circa 1,4°C rispetto ai livelli preindustriali.

Effetti globali: incendi, scioglimento dei ghiacci e innalzamento dei mari

Richard Betts, responsabile del Climate Impacts Team del Met Office, evidenzia che ci si aspetta un incremento di mortalità legata al caldo, maggiore stress termico e il rischio di incendi devastanti. Le ondate di calore estreme, aggravate da un’atmosfera più secca, metteranno sotto pressione le città, le infrastrutture e i sistemi sanitari.

Parallelamente, l’Artico continuerà a riscaldarsi circa 3,5 volte più rapidamente rispetto al resto del pianeta, accelerando lo scioglimento dei ghiacci e contribuendo all’innalzamento dei livelli dei mari, con conseguenze irreversibili per le comunità costiere. Sebbene tecnicamente il superamento dei 1,5°C vada valutato su un orizzonte di vent’anni, gli esperti concordano che il mondo si sta già dirigendo verso questa soglia e oltre.

El Niño e il punto di non ritorno

I cicli di El Niño agiscono come acceleratori temporanei del riscaldamento globale, ma negli ultimi anni, anche dopo la loro conclusione, le temperature non sono più tornate ai livelli precedenti. Rob Jackson, climatologo della Stanford University, commenta questa situazione come preoccupante: "Le temperature record diventano subito la nuova norma". In sostanza, ciò che oggi consideriamo un’estate estrema potrebbe diventare lo scenario abituale dei prossimi anni, e la possibilità di intervenire per frenare questa corsa si sta riducendo rapidamente.

Una chiamata all’azione

Le evidenze sono chiare e gli scienziati concordano: non si tratta più di un rischio futuro, ma di un’emergenza in corso. È urgente un’accelerazione senza precedenti nelle politiche

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