“Come un tuffo”, capolavoro dei due marsalesi Stefano e Fausto, che amano il cinema.‏

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
04 Ottobre 2015 09:53
“Come un tuffo”, capolavoro dei due marsalesi Stefano e Fausto, che amano il cinema.‏

Da questa sera, a partire dalle 20.30, sarà pubblicato sul canale Youtube "Eromeo": “Come un tuffo”, il cortometraggio marsalese già proiettato in anteprima al Cinema Golden il 15 aprile scorso, scritto, prodotto e montato da Fausto Sammartano e Stefano Parrinello, i giovani e talentuosi autori. (https://www.youtube.com/channel/UC9dQeGKe3FebtN01LvRi-2w ),

 Il duo di videomaker marsalesi è sbarcato su Facebook ad agosto con la pagina "Eromeo" (www.facebook.com/eromeoproduction), con il loro primo video, di genere comico, dal titolo "Conversazioni in Sicilia" che racconta una tipica conversazione siciliana, e che ha raggiunto, ad oggi, più di 93.000 visualizzazioni. Dopo meno di tre settimane dall'apertura della loro pagina Facebook, i due hanno iniziato una collaborazione col noto sito dedicato alla scuola e agli studenti, Skuola.net.

Ogni settimana, un loro video comico riguardante la scuola viene pubblicato nell’apposita pagina Facebook che annovera più di 700.000 "mi piace".Ma il loro intento non è diventare dei comici. In realtà il loro sogno è quello di lavorare nel mondo del cinema e della televisione.

Nello specifico, Fausto Sammartano, classe 1995, è un aspirante regista. Stefano Parrinello, classe 1995, è un aspirante attore. Il loro obiettivo è usare Facebook e Youtube come vetrina per presentare i loro lavori, farsi conoscere, crescere insieme al loro pubblico. "Come un tuffo" rappresenta la loro prima opera cinematografica.

Della durata di 30 minuti, il cortometraggio racconta la storia di un ragazzo, Luca (interpretato da Stefano Parrinello), in conflitto con il padre e con se stesso a causa della scelta importante che lo aspetta. Dovrà scegliere se rincorrere il suo sogno o seguire il progetto che il padre ha scelto per lui, rifugiandosi nella sicurezza economica dell'azienda di famiglia.

La regia è di Fausto Sammartano. I personaggi principali sono interpretati da: Stefano Parrinello, Massimo Pastore, Giuseppe Di Girolamo e Antonino Contiliano.

Abbiamo chiesto a Stefano e a Fausto come hanno iniziato. Ecco le loro risposte:

Stefano: “Sono sempre stato attratto da questo mondo, dal teatro o, meglio, dalla recitazione in generale. Quando a 7 anni partecipai alla prima recita scolastica, cominciai a provare un affetto sincero per l'attività del teatro. Consideravo il teatro come un amico. Quel palcoscenico nella palestra della mia scuola elementare ce l'ho ancora nel cuore. Ricordo nitidamente le prove per le recite a scuola. E mi emoziona ricordare quei momenti. Perché mi sorprende che adesso, 13 anni dopo, io abbia lo stesso desiderio di allora: quello di giocare a fare qualcuno o qualcosa di diverso da me e crederci sul serio. Quello di vivere una storia diversa dalla mia vita e di far interagire il pubblico con essa. In questo senso, mi sento di essere ancora bambino. Un entusiasta sognatore”.

Fausto: “Ho sempre visto molti film, sin da bambino, ma l'interesse per la regia cinematografica è nata qualche anno fa. Abbiamo cominciato, con Stefano, a girare dei video divertenti da caricare su YouTube, comici e leggeri, senza alcuna pretesa sulla qualità dell'immagine e del montaggio. Video dopo video cresceva la volontà e la necessità di migliorare, soprattutto tecnicamente, così ho cominciato a fare attenzione a tutto ciò che riguardasse la grammatica dell'audiovisivo.

Mi sono reso conto che la cosa mi piaceva non poco e che da tutti i film visti, anche da quelli dimenticati, avevo appreso le basi della narrazione, del ritmo delle immagini e della loro continuità. Guardando sequenze di video e film immaginavo come io, a differenza del regista, le avrei messe in scena. Poi è nata la curiosità di vedere compiuto qualcosa di personale, di inventarlo e di dedicarcisi completamente, oltre alla necessità di esprimermi creativamente”.

I tuoi primi passi?

Stefano: “La passione del teatro è continuata fino a quando a 17 anni, e grazie ad un laboratorio teatrale nel mio liceo ho preparato il mio primo personaggio: Nick Bottom, da "Sogno di una notte di mezza estate" di W. Shakespeare. E' stato lì che mi sono innamorato davvero, fortemente, della recitazione. Adoravo definire i particolari, i gesti, la voce, il modo di camminare del mio personaggio. Creare, in sintesi, una persona diversa dalla mia e impersonarla.

E condividere questo evento col pubblico. E' la cosa più bella che posso fare in assoluto. Da quel momento ho capito che altro non potevo fare se non l'attore. Allora ho fatto parte, per circa due anni, di una compagnia amatoriale marsalese, in cui ho avuto la possibilità di partecipare a diversi spettacoli. L'evento sicuramente più importante di questi tempi è stato "Come un tuffo", perché, in poche parole, è una creatura nata interamente dalla testa mia e di Fausto.

Come un tuffo rappresenta perfettamente l'idea di cinema che ci piace, che vorremmo fare nel futuro. Fausto ha dato il meglio di sé nella regia del cortometraggio. Credo che si può notare dal risultato. Se lo vedessi al cinema, non sapendo che è stato girato da lui, penserei che è opera di un professionista. Adesso spero che Come un tuffo riscuota un discreto successo sul web e nei festival a cui lo manderemo e che qualcuno ci noti e spero di entrare in un'accademia di teatro in cui possa apprendere la tecnica necessaria per esprimere la mia creatività al massimo delle mie possibilità”.

Fausto: “Ho abbozzato l'idea e il soggetto, scrivendo qualche pagina, poi l'ho mostrato a Stefano. Abbiamo cominciato a discuterne e a scriverlo insieme, fino a stravolgerlo completamente, desiderando un progetto un po' più ambizioso. Lui mi ha convinto a cercare fondi per permetterci un'attrezzatura base che fosse accettabile, mettendo da parte la fretta che avevo di cominciare a girare. Così abbiamo trovato degli sponsor, da parenti e amici che hanno subito assecondato la nostra voglia di giocare a fare il cinema, e da sconosciuti che non ci avevano mai visto prima, interessati dal progetto.

Volevamo, e vorremmo tuttora, abbracciarli e portare loro migliaia di clienti. È stato emozionante vedere come degli adulti possano ancora credere ai sogni dei ragazzini, fino a dare loro un aiuto economico senza alcuna garanzia della realizzazione di un progetto. Ed è stato altrettanto interessante vedere il cinismo di altri, e, in un caso, spaventare un commerciante, forse convinto che lo stessimo placidamente minacciando di darci denaro. Comprata l'attrezzatura abbiamo riunito una troupe e un cast, formata da nostri carissimi amici, che non avevano nessun interesse pratico sul lavoro del cinema e che non sono stati pagati.

Finita la sceneggiatura, fatto sopralluoghi, trovato permessi per riprendere in alcuni luoghi, abbiamo cominciato. Le riprese sono durate diversi mesi, dovevamo far coincidere il tempo libero di ogni membro”.

Sono passati più di due anni, i due hanno organizzato una proiezione pubblica, la gente li ha aiutati moltissimo diffondendo il trailer e incoraggiandoli con bellissime parole. Si siamo diplomati, uno dei due si è quasi preso la patente, uno dei due ha cambiato città per studio, hanno creato Eromeo e fatto altri video. Quindi la postproduzione è durata parecchio.

Adesso Stefano studia cinema. Spera di continuare a potersi esprimere attraverso questo mezzo, di essere soddisfatto dei suoi lavori futuri e di poter continuare a collaborare con l'Eromeo.

Jana Cardinale

04-10-2015 11,45

{fshare}

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza