Con circa due ore di ritardo rispetto al programma (orario previsto ore 11.00) si è presentato a Marsala il Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. La cosa francamente non ha sorpreso quasi nessuno perché a quanto pare lo stesso Crocetta rispetto alla sua agenda sembra che viaggi cronicamente con circa due di ritardo.
Chissà che il ritardo sia dovuto, almeno stavolta, alla mancata performance di una delle due nuove auto blindate acquistate dalla Regione (123mila euro ciascuna) utilizzata da Crocetta; forse anche le stesse auto risentono della lentezza e delle difficoltà della compagine politica che caratterizza anche l’attuale Governo regionale?
A parte questa parentesi di ironica e di colore, che però purtroppo comporta disagi nella logistica di chi organizza (a quanto pare gran parte dei politici non s’indignano per questa che a parere nostro rappresenta una mancanza di rispetto) gli incontri con la presidenza della Regione, Crocetta è arrivato a Marsala e subito, prima di far ingresso al Complesso San Pietro, si è trovato di fronte ad alcuni lavoratori, soprattutto lavoratrici, del settore della formazione professionale che lo hanno contestato; ne è nata una discussione fra lo stesso Crocetta e le lavoratrici circa le responsabilità fra la Regione e gli enti professionali.
Crocetta però ci teneva a far visita all’amico sindaco Alberto Di Girolamo per ratificare l’accordo di programma che dà il via alla realizzazione del “Marina” a Marsala, su progetto elaborato dalla Società MYR. Un progetto sul quale lo stesso Governatore (Crocetta non ama esser definito così) ha voluto metterci il suo “cappello politico”. “Marsala –ha detto crocetta- deve insistere sulle sue peculiarità, trasformandole da potenzialità in risultati concreti. Sono discorsi su cui mi sono confrontato più volte con il sindaco Di Girolamo, condividendo che ciò significa più lavoro e meno precarietà”. (in foto n.1 da sx Massimo Ombra, Rosario Crocetta e Alberto Di Girolamo)
Ad aprire i lavori è stato il sindaco Di Girolamo il quale ha sottolineato: “è una giornata storica per la città. Grazie a questo progetto, nuovi investimenti, più lavoro e positive ricadute per l’indotto che ruota attorno alla realizzazione del Marina. Pubblico e privato assieme possono fare grandi cose se, entrambi, vanno nella direzione dello sviluppo. L’Amministrazione ha solo il compito di agevolare l’iniziativa privata in maniera trasparente, creare opportunità di lavoro, impedire che i nostri giovani vadano via perché costretti e non per loro legittima scelta.
Dal mare che bagna Marsala, dal porto, si avvia il rilancio di questo territorio, con benefici per i diversi settori, dall’agricoltura, al turismo, al commercio. Ringrazio quanti oggi sono qui, invitati da questa Amministrazione che ha l’onore di portare a compimento quanto è stato fatto con il contributo di tutti, dai rappresentanti istituzionali agli Enti di competenza, nonché dalla stessa MYR. Un grazie particolare al governatore Crocetta che ha voluto essere a Marsala per la sottoscrizione dell’Accordo”
Soddisfazione, ovviamente, dall’amministratore della MYR, Massimo Ombra: “Un iter lungo e tormentato si chiude, a beneficio di un’intesa pubblico-privato che consentirà di disegnare un nuovo futuro per Marsala. Il concetto di sostenibilità è alla base di questo progetto, con positive ricadute per l’ambiente e il tessuto socioeconomico”.
Quello che accadrà a Marsala da qui ai prossimi due/tre anni, lo ha illustrato l’ing. Francesco Di Noto (MYR) con l’ausilio di slide proiettate a beneficio di cittadini, stampa e ospiti intervenuti nel Complesso San Pietro. Qui, prima della firma dell’Accordo di Programma, anche l’intervento tecnico (sulla sicurezza portuale) del comandante della Capitaneria di Porto di Trapani, Giuseppe Guccione.
Hanno sottoscritto l’Accordo anche i dirigenti del dipartimento regionale dell’ambiente (Dott. Maurizio Pirillo) e del dipartimento regionale dell’urbanistica (Dott. Salvatore Giglione). L’Accordo di Programma sottoscritto oggi dai sei Rappresentanti istituzionali – che determina variazioni al piano regolatore del porto – viene ora trasmesso al Consiglio comunale di Marsala per la ratifica (entro 30 giorni, a pena di decadenza). L’approvazione del progetto definitivo proposto dalla Marsala Yachting Resort srl (M.Y.R.) consentirà di realizzare un approdo turistico, comprese opere di interesse pubblico dell’assetto portuale secondo le direttive dello stesso Accordo di Programma.
Da ricordare (ce ne ricorderemo certamente) che Crocetta nella sua sortita marsalese ha assicurato che verrà sbloccato l’iter per la realizzazione della bretella autostradale che congiungerà lo scalo aereo di Birgi con l’autostrada A 29 all’altezza di Mazara del Vallo. Si tratta di un’opera da tempo nel cassetto dei sogni. Nel giugno 2012 l’allora Governo provinciale, presieduto da Mimmo Turato, aveva presentato il progetto esecutivo (erano intervenuti i vertici nazionali e regionali dell’ANAS e tra questi gli ingegneri Massimo Averardi, direttore generale, Ugo Di Bernardo, direttore regionale, Maurizio Aramini, responsabile del procedimento per l’intervento, e Fabrizio Arciuli, responsabile dell’itinerario).
Doveva essere la più grande infrastruttura al servizio dello sviluppo economico del territorio provinciale che sia stata mai realizzata negli ultimi quaranta anni. Il 3 agosto 2011 era stato deliberato dal CIPE, mediante l’utilizzo dei fondi FAS che finanziano il Piano per il Sud, il finanziamento del primo lotto di 150 milioni di euro per la realizzazione della bretella. Tale finanziamento riguardava la costruzione di una infrastruttura di circa 21 chilometri a scorrimento veloce e doppio senso di circolazione che doveva collegare Marsala con Mazara del Vallo (vedi foto n.3). Si trattava del lotto più importante, essendo un tragitto da realizzare ex novo, mentre per il secondo lotto, di circa 14 chilometri di collegamento tra Marsala e Birgi si tratterebbe di un adeguamento di un percorso già esistente.
Poi sappiamo che Crocetta, appena pochi mesi dopo la sua elezione, mise fine alle Province (un'operazione soprattutto mediatica); ciò ostacolò il proseguimento dell'iter per l'avvio dell'opera.
Riuscirà Crocetta ad aprire adesso quel cassetto dei sogni? Oppure, come molto probabile vista la situazione politico-amministrativa alla Regione, finirà ancor prima il sogno dello stesso Crocetta e della sua “Rivoluzione” (tradita) che lo stesso aveva promesso nell’autunno di quel 2012 quando si era candidato alla Presidenza della Regione?
Francesco Mezzapelle
15-04-2016 18,00
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