I Guardiani del Territorio sulla Diga Trinità: “Non date acqua agli agricoltori"

Ripristinare la sostenibilità della diga Trinità: un appello per la tutela ambientale e la ripresa agricola

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
11 Luglio 2025 14:19
I Guardiani del Territorio sulla Diga Trinità: “Non date acqua agli agricoltori

In un momento in cui la disperazione degli agricoltori cresce e la sete dei campi rende ogni goccia d’acqua preziosa, i Guardiani del Territorio lanciano un appello che può sembrare paradossale, ma nasce da un profondo senso di responsabilità: chiediamo al gestore della Diga Trinità di non avviare alcuna erogazione irrigua per la stagione in corso. La diga oggi contiene appena un milione di metri cubi d’acqua. Per affrontare una stagione irrigua anche solo parzialmente efficace ne servirebbero almeno quattro milioni.

Distribuire l’acqua ora significherebbe compiere una scelta ingiusta, inefficace e potenzialmente dannosa: poca acqua per pochi, mentre il territorio ha bisogno di una visione ampia, seria econdivisa. Ma non è solo una questione di quantità. La Diga Trinità ha uno sbarramento in argilla, e un ulteriore abbassamento del livello dell’acqua potrebbe causare danni strutturali permanenti alla tenuta del bacino, compromettendo definitivamente la capacità futura della diga di immagazzinare acqua per il territorio.

A tutto ciò si aggiunge un grave problema ambientale: la diga ospita una massiccia presenza di fauna ittica, accumulata negli anni, spesso per effetto di ripopolamenti spontanei. Un abbassamento eccessivo del livello dell’acqua comporterebbe una moria di pesci, con gravi conseguenze ecologiche, igienico-sanitarie e di inquinamento del bacino stesso. Il rischio è quello di trasformare un serbatoio d’acqua dolce in una palude maleodorante e insalubre. La priorità oggi è salvare la diga. La Diga Trinità – costruita oltre 70 anni fa – mostra segni evidenti di sofferenza.

È necessario intervenire in modo strutturale e programmato, evitando soluzioni temporanee che aggravano la situazione e illudono gli agricoltori. È questa la direzione indicata anche nel documento approvato a Santo Padre delle Perriere, che porta come primo firmatario il Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo. In quel documento, sottoscritto da numerose realtà civili, agricole e religiose, si chiede:• l’applicazione immediata della Misura 23 del PSR Sicilia, per il riconoscimento dei ristori a favore degli agricoltori colpiti dalla siccità del 2024;• un contributo ad ettaro per i vigneti distrutti da tre anni di mancata erogazione d’acqua dalla Diga Trinità;• un piano straordinario di reimpianto dei vigneti del comprensorio Trinità, da finanziare con i fondi OCM Vino.

Non vogliamo vedere gli agricoltori scontrarsi per una turnazione ridicola. Vogliamo che l’agricoltura della nostra provincia abbia un futuro. E per garantirlo, serve una scelta netta, coraggiosa e razionale. Oggi bisogna avere il coraggio di dire no. Per poter domani tornare a dire sì all’agricoltura, all’ambiente e al territorio. Il Direttivo dell’Associazione "I Guardiani del Territorio"

Comunicato Stampa

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