Il Liceo classico “Giovanni XXIII” intitola un laboratorio a Marella De Vita “Esempio di integrità e senso del dovere”

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
12 Giugno 2015 08:15
Il Liceo classico “Giovanni XXIII” intitola un laboratorio a Marella De Vita “Esempio di integrità e senso del dovere”

“Marella ha vissuto e ha scelto secondo i suoi convincimenti più profondi; non ha cercato scorciatoie neppure quando poteva essere obbligata a farlo: la rivedo, febbricitante a tradurre la sua versione fino all’ultima riga, o a ripetere, capitolo dopo capitolo, un programma di storia studiato durante le degenze in ospedale. Ripensando alla sua integrità e al suo profondo senso del dovere, non posso non sentire ancora più forte l’urgenza di un grande recupero di moralità è onestà”.

E’ stato questo uno dei passi principali dell’intervento tenuto dalla professoressa Antonella Angileri nel corso della cerimonia di intitolazione, al Liceo Classico “Giovanni XXIII” di Marsala, del Laboratorio di Informatica Multimediale a Marella De Vita, giovane studentessa deceduta nel 2009 per una grave malattia (fibrosi cistica). Alla presenza dei genitori della sfortunata ragazza, Angela Fernandez e Nino De Vita (figlio dell’on.

Francesco De Vita, repubblicano, eletto all’Assemblea Costituente nel 1946 e sottosegretario di Stato alle Poste e Telecomunicazioni nel IV Governo De Gasperi), la cerimonia di intitolazione del laboratorio si è tenuta nell’aula magna, affollata di studenti e docenti, della scuola frequentata da Marella De Vita.

A spiegare i motivi che hanno portato a questa scelta è stata la preside Antonella Coppola. Sono, inoltre, intervenuti anche Paola Morabito, insegnante di scuola elementare della giovane prematuramente scomparsa, Susy Cacciatore, che la ebbe come allieva alla scuola media “Mazzini”, e quindi Antonella Angileri. Quest’ultima ha proseguito affermando che “i valori della legalità e della responsabilità che Marella aveva sempre respirato in famiglia li ha vissuti concretamente nell’impegno e nella dedizione allo studio perché, come lei stessa dice, è nella naturalità delle cose che il mondo emargini coloro che, non avendo studiato, non si sono formati una cultura personale sufficiente ad occupare un posto di rispetto nella società ed è impensabile credere di poter governare uno Stato insieme agli altri se non si è neanche in grado di formulare un pensiero sensato”.

Nel 2009 Marella svolse un tema in classe che fu pubblicato sul numero 9 della rivista “Metis” edita dal Liceo Classico. La lettura del testo è stata affidata alla studentessa Adriana Rallo. Particolarmente toccante l’intervento della mamma della giovane scomparsa. “Se è la cultura che dà la sveglia alle coscienze – ha concluso la professoressa Angileri - Marella l’aveva capito fin da subito e aveva mostrato curiosità e interesse per l’avventura della conoscenza”.

Francesco Mezzapelle

12-06-2015 10,00

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