​Il nodo dello Stagnone in Tribunale: attesa la decisione del TAR sulla legittimità dei chioschi annuali

Chioschi dello Stagnone permanenti, oggi il TAR decide sulla norma regionale

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
02 Ottobre 2025 16:33
​Il nodo dello Stagnone in Tribunale: attesa la decisione del TAR sulla legittimità dei chioschi annuali

La Finanziaria Regionale ha acceso un duro scontro ambientale a Marsala, prevedendo il mantenimento per l'intero anno dei chioschi e delle strutture ricettive che ricadono all’interno della preziosa Riserva Naturale dello Stagnone. La decisione definitiva sulla legittimità di questa norma regionale è attesa per oggi dal TAR, ma nel frattempo è già montata la totale contrarietà di Legambiente Sicilia, la quale denuncia come la trasformazione di tali strutture da stagionali e temporanee a permanenti rappresenti un inaccettabile aggravamento del carico antropico e degli impatti ambientali sull'area. La posizione di Legambiente è netta: l’autorizzazione iniziale imponeva lo smontaggio delle strutture entro il 31 ottobre e il fatto che i gestori non abbiano ancora ottemperato a tale previsione rende incredibile la scelta della Regione di legittimare di fatto quello che l’associazione ambientalista definisce un abuso.

Consentire un'occupazione permanente e insostenibile della costa significa disattendere palesemente le disposizioni della Soprintendenza di Trapani, del Piano Paesaggistico Provinciale e del regolamento della Riserva Naturale. Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia, aveva alzato l’allarme contro le "continue aggressioni" subite dalla Riserva dello Stagnone, un’area già assalita dal turismo selvaggio estivo, dal proliferare fuori controllo delle attività di kite surf e dal parcheggio abusivo.

Legambiente sottolinea l'urgenza di adottare criteri di sostenibilità che riducano le pressioni e garantiscano il pieno rispetto dell'integrità degli ambienti naturali. Giulia Casamento, referente Biodiversità di Legambiente Sicilia, aveva ricordato il valore eccezionale dell'area, che ospita la laguna più ampia della Sicilia ed è inserita nella rete europea Natura 2000, vantando specie faunistiche e floristiche di grande interesse conservazionistico. Secondo l'associazione, l'area deve essere gestita con maggiore cura e controlli più serrati per evitare di disperdere questo immenso patrimonio. Legambiente Sicilia si riserva di esaminare in profondità la norma approvata e di fare eventualmente ricorso alla luce dei possibili profili di incostituzionalità e di incompatibilità con i principi generali di tutela dell’ambiente e del paesaggio.

Giuseppe Marino, presidente del Circolo Legambiente Marsala Petrosino, accusa il Parlamento regionale di ratificare gli abusi, affermando che i permessi originari erano stati rilasciati in violazione del piano paesaggistico. La “scellerata classe dirigente regionale” legittima un abuso e ne amplia la perniciosità, ipotecando il futuro della Riserva dello Stagnone, mentre il Comune di Marsala, invece di tutelare l’ambiente, difende l’interesse di pochi a danno della collettività. 

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