Il Marsala 1912 inciampa in un passo falso casalingo, cedendo per 1 a 0 al Città di San Vito Lo Capo. Quella che, sulla carta, avrebbe dovuto rappresentare una gara più agevole rispetto all’impegno contro il Licata capolista, si è rivelata una domenica di frustrazione, culminata con la prima sconfitta stagionale tra le mura amiche del “Nino Lombardo Angotta”.
Il campanello d'allarme era suonato già nei giorni precedenti: il San Vito, squadra solida e determinata a risalire la china, ha onorato le aspettative giocando a viso aperto. La compagine lilibetana, pur vantando la migliore difesa del Girone A di Eccellenza con soli 5 gol subiti in dieci giornate, ha confermato le sue difficoltà in fase offensiva, emersa anche in passato e che in questa occasione ha pesato come un macigno.
L’unica rete della giornata è stata firmata da Ndiaye al 25° del secondo tempo, a coronamento di un calcio d'angolo. Un gol che riapre l'analisi sulla gestione delle palle inattive, un punto debole ricorrente per il reparto difensivo azzurro, come già visto con Sciacca e Licata. La rete, subita da Scuffia che non esce e Ndiaye che colpisce indisturbato, ha evidenziato una momentanea mancanza di lucidità negli uomini di Mister Chinnici, che da quel momento non sono più riusciti a raddrizzare l’incontro.
Questa battuta d'arresto non è da catalogare come una catastrofe, ma è un segnale di stop salutare che impone una riflessione immediata. La squadra possiede una buona intelaiatura, ma i numeri in attacco restano preoccupanti: appena 14 gol fatti, di cui ben otto realizzati in sole due gare. Ciò significa che nelle restanti otto partite, il Marsala ha segnato appena sei volte.
Il centrocampo deve intensificare il supporto agli avanti, mettendoli in condizione di arrivare al tiro con maggiore lucidità. Gli attaccanti, come Sferruzza e Costa, pur dando il massimo e lottando su tutto il fronte, tendono a svariare troppo o ad arrivare sfiancati alla conclusione. La sensazione è che al Marsala manchi un elemento propositivo e risolutivo, un "goleador" di categoria superiore, capace di fare la differenza anche su palla inattiva.
La sconfitta, che allontana il Marsala di quattro punti dalla vetta occupata dal Licata, ha lasciato dietro di sé uno strascico di tensioni. Sul finale di gara, non sono mancate le recriminazioni per qualche decisione arbitrale contestata. A fine partita, in un momento particolarmente carico, la squadra ha scelto di confrontarsi direttamente con la propria tifoseria in gradinata, un gesto che evidenzia la passione ma anche la pressione che circonda l'ambiente.
Il campionato è lungo, e la storia del Marsala insegna che spesso è proprio strada facendo che si trova la giusta alchimia per crescere e migliorare. In attesa di vedere come la società, forte e sempre vicina alla squadra, saprà reagire, l'imperativo è resettare e concentrarsi subito sul prossimo appuntamento di Coppa Italia contro il Partinicaudace. L’obiettivo, mai nascosto, rimane la vetta e i play-off.La prossima partita del Marsala 1912 in campionato è prevista per domenica 23 novembre 2025 in casa contro il San Giorgio Piana.
Nota a margine: La giornata ha regalato anche un momento di vera passione sportiva. Prima del fischio d’inizio, la società ha premiato lo storico tifoso Vincenzo Rubino, benzinaio della città, con una targa di riconoscimento. Un encomio per l’esempio di tifo corretto e l’incitamento costante alla vicinanza alla squadra, a dimostrazione che il calcio, pur nella cronaca dei risultati e delle tensioni, vive soprattutto della sua gente.