La nuova campagna di scavi condotta dall’Università di Ginevra, in corso al parco archeologico di Lilibeo-Marsala procede con importanti rinvenimenti relativi alla topografia e all’urbanistica della città punico-ellenistica e romana.
Le indagini, condotte dall’archeologa Alessia Mistretta, hanno fatto emergere uno stenopos, ovvero un incrocio con la Plateia orientata in senso Est/Ovest che era stata portata in luce nel corso degli scavi del 2017 condotti dalla stessa archeologa insieme a Lorenz Baumer; un ritrovamento che aggiunge nuovi e interessanti elementi di conoscenza all’impianto dell’antica struttura urbana.
Nell’ampliamento dello scavo è stata rinvenuta, inoltre, parte di una poderosa struttura in blocchi isodomi (ovvero di uguale altezza e dimensioni) relativa a un’area di culto che, secondo l’ipotesi della stessa professoressa Mistretta che sta conducendo le indagini, doveva rappresentare il primo sacello punico della città cartaginese.
La missione, fruibile a cantiere aperto, è stata avviata a inizio settembre con l’obiettivo di completare e mettere in luce il modulo planimetrico di uno degli isolati della colonia punico-ellenistica dell’antica città. E domenica 26 settembre alle 11:00, nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio, si svolgerà una visita guidata al cantiere di scavo, che potrà essere prenotata attraverso l’App laculturariparte.youline.
“Questa stagione – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà - continua a dare importanti risultati per la quantità e qualità delle scoperte effettuate in tutta la Sicilia e ci rafforza nella consapevolezza che il potenziamento dell’attività di ricerca è un elemento di prioritaria importanza nella conoscenza dei territori e nell’attività di valorizzazione culturale dell’Isola. La Sicilia parla sempre di più la lingua della Cultura e questo è confermato dal crescente interesse in ambito nazionale e internazionale. Stiamo dimostrando ogni giorno come la Sicilia - enorme scrigno che rivela uno straordinario patrimonio, in certi casi ancora da esplorare - incomincia finalmente a costruire il suo destino proprio a partire dalla valorizzazione dei beni culturali, che raccontano la nostra storia ed esprimono la nostra identità".
Le campagne di scavi, condotte nel 2017 da Lorenz Baumer e Alessia Mistretta, avevano portato in luce uno degli assi viari di età tardo-imperiale, una nuova Plateia orientata in senso Est/Ovest, realizzata con basole regolari e perfettamente conservate oltre a un monumentale complesso edilizio, ad essa prospiciente, articolato su due livelli e composto da almeno 6 ambienti serviti da un sistema di canalizzazione che sembra essere in uso almeno a partire dal periodo tardo-repubblicano (40-20 a.C.).