Marsala, al teatro Sollima lo spettacolo "Alla Fonte di Euterpe"

Ecco i dettagli dell'evento

Redazione Prima Pagina Marsala
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28 Ottobre 2025 09:38
Marsala, al teatro Sollima lo spettacolo

C'è un momento in cui ogni artista si ferma ad ascoltare la voce interiore, quel soffio d'ispirazione che nasce dall'incontro con la propria musa. A questo momento intimo e universale è dedicato "Alla Fonte di Euterpe", lo spettacolo inedito ideato dal poeta e autore marsalese Gianni Bilardello che andrà in scena il 31 ottobre alle ore 21.00 al Teatro Comunale Eliodoro Sollima di Marsala, quale fuori programma della Stagione Concertistica dell'Accademia Beethoven. Non un semplice spettacolo, ma un vero e proprio viaggio sensoriale che attraversa i territori della creazione artistica. L'autore e regista Gianni Bilardello immagina il Teatro come un foglio bianco, il palcoscenico come una tavolozza di colori e tutti gli interpreti come pennelli, in un progetto che nasce anche da una promessa fatta al padre, un impegno affettivo e artistico che trova ora la sua piena realizzazione. Un percorso umano che esplora i grandi temi dell'amore, della lotta e della fede.

In scena, la figura plastica e simbolica di Euterpe, interpretata da Annaclara Patti, diviene il perno attorno cui ruota l'esplorazione del mistero artistico, rappresentando quella bellezza eterna che da sempre ispira e tormenta gli artisti. Il percorso ha inizio in un'atmosfera raccolta, nello studio del poeta ricreato sul palcoscenico, dove Gianni Bilardello dà voce a un monologo intenso, una confessione privata davanti al mistero dell'arte. Accanto a lui, la presenza silenziosa ma potentemente evocativa di Euterpe osserva e ispira, simbolo vivente di quell'ideale di bellezza che ogni creatore persegue.

Un brano strumentale eseguito dal vivo segna il passaggio alla parte centrale dello spettacolo, dove la poesia incontra definitivamente la musica in un dialogo che si fa sempre più serrato. L'incontro con il pianista Leonardo Pavia ha permesso di concretizzare la fusione dei versi di Bilardello con la dimensione classica di un ensemble dal vivo. I versi trovano così nuova vita attraverso le voci narranti di due figure cardine del panorama artistico: la pittrice marsalese Angela Trapani, che guida il percorso artistico sul palco evocando l'arte visiva in quello che definisce un insieme di cose bellissime, e l'attore e regista Giorgio Magnato, che torna a calcare le scene con la sua profonda conoscenza del teatro.

Magnato, che ha subito rassicurato un inizialmente preoccupato Bilardello, sottolinea l'importanza di incoraggiare chi si occupa di fare qualcosa di diverso dal quotidiano nel campo artistico. Per lui, il 31 ottobre i veri protagonisti saranno la poesia, la musica e il teatro, dove la musica, unico vero linguaggio universale, e la poesia, intesa come confezione di uno stato d'animo, si incontrano nella sensibilità condivisa. A tessere le fila di questo dialogo tra poesia e musica, contribuendo a elevare l'intera produzione a un livello di eccellenza, sono artisti di riconosciuto talento.

Il soprano Antonella Urso, voce dal timbro cristallino e dalla tecnica impeccabile, vanta una carriera che spazia dal repertorio operistico a quello cameristico, dimostrando una versatilità che la rende interprete ideale per un progetto così sfaccettato. Al suo fianco, il tenore Salvy Marino, apprezzato per la vocalità calda e potente e per la sua intensità espressiva, capace di trasmettere emozioni pure e immediate, da sempre suo tratto distintivo sul palco.

A sostenerli, un trio strumentale di altissimo profilo. Al pianoforte siederà Leonardo Pavia, musicista dalla solida formazione e dalla sensibilità raffinata, le cui doti di collaboratore pianistico sono state determinanti per la genesi stessa dello spettacolo. Al violoncello, Nicolò Guirreri porterà la profondità del suo suono e la sua maturità interpretativa, frutto di un percorso artistico che lo ha visto misurarsi con un repertorio vastissimo. Completa l'ensemble Rosanna Angileri al violino, strumentista dalla tecnica ineccepibile e dal tocco espressivo, in grado di dipingere con l'arco le più sottili sfumature emotive richieste dal viaggio poetico.

Insieme, questi artisti danno corpo e anima al percorso poetico che si sviluppa attraverso quattro quadri tematici essenziali. Si comincia con la nascita della parola poetica, quel momento germinale in cui il pensiero si fa verbo. Si prosegue con l'esplorazione dell'amore come ferita e salvezza, per approdare al dialogo con il divino e la natura, fino a concludere con la memoria come eternità dell'anima. Un cammino che alterna momenti di recitazione pura a brani musicali di rara bellezza, tra cui arie come "Duetto delle ciliegie", "Resta con me", "Tu che m’hai preso il cuor" e "Musica proibita", creando un flusso ininterrotto tra voce e melodia, tra luce e silenzio.

Procedendo nello spettacolo, Euterpe gradualmente prende vita, trasformandosi da simbolo statico a presenza dinamica, divenendo quella scintilla vitale che anima l'artista e lo accompagna verso la comprensione del proprio destino. Il culmine di questo percorso è un finale intenso e corale, che si chiude con un ultimo canto concepito come un vero e proprio inno all'arte, elevata a forma di preghiera e a gesto d'amore verso la vita. Frutto della collaborazione artistica tra l'Accademia Beethoven e l'autore, "Alla Fonte di Euterpe" si propone come un'esperienza totalizzante, un invito a riscoprire l'essenza più pura delle emozioni umane attraverso la fusione di poesia, musica e spiritualità. Un appuntamento al Teatro Sollima che promette di guidare il pubblico in un viaggio straordinario alle sorgenti stesse della creazione artistica, esortando idealmente gli spettatori ad ascoltare non solo con le orecchie, ma con tutti i sensi.

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