Marsala, lascia l’ospedale disoccupato che si era dato fuoco. Allarme Disoccupazione nel territorio. Inefficaci risposte della politica, a tutti i livelli.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
17 Febbraio 2016 10:29
Marsala, lascia l’ospedale disoccupato che si era dato fuoco. Allarme Disoccupazione nel territorio. Inefficaci risposte della politica, a tutti i livelli.

E’ stato dimesso dall’Ospedale “Borsellino” il 60enne marsalese Simone Sammartano che l’altro ieri mattina ha compiuto un gesto disperazione dandosi fuoco davanti la Sala Giunta del Comune di Marsala. L’uomo è stato visitato ieri presso il Centro Grandi Ustioni di Castelvetrano. Così appurato il miglioramento delle sue condizioni i medici del “Borsellino” hanno dato il via libera per consentirgli di far ritorno a casa fra le braccia della moglie e dei figli.

E' stata una mattinata di grande tensione quella vissuta agli interno degli uffici comunali lunedì 17 febbraio. Sammartano infatti, dopo essere giunto in Segreteria per chiedere un appuntamento con il vice sindaco, ha proseguito verso la Sala Giunta. Qui era in corso la visita di una scolaresca, accolta dall'assessore Lucia Cerniglia e dal sindaco Alberto Di GirolamoQuesti, vedendo l'uomo versarsi dell'alcol addosso, ha cercato di dissuaderlo dal dare proseguo al suo gesto e, nel frattempo, gli studenti venivano fatti allontanare dai dipendenti presenti. L'uomo però dopo aver allontanato i figli e aver detto: “Adesso li mantenete voi”, si è cosparso di liquido infiammabile.

Malgrado i tentativi di fermarlo, l'uomo è riuscito ad infiammare l'alcol con un accendino e, in un istante, le fiamme hanno cominciato ad avvolgerlo. Il tempestivo intervento sia del capo ufficio stampa Nino Guercio che di Antonio Cappitelli, autista del Sindac, hanno evitato il peggio. L’uomo è stato spinto a terra per consentire lo spegnimento delle fiamme. Intervenuta la Polizia Municipale e giunti i sanitari del 118, l'uomo veniva immediatamente soccorso e medicato. Prima di essere trasportato in Ospedale, l'uomo ha poi avuto modo di rassicurare la figlia che lo aveva chiamato al cellulare.

Simone Sammartano, ex autista scuolabus, S.S. ha lavorato con la Cooperativa che, negli scorsi anni, svolgeva il servizio comunale. Dall'anno scolastico in corso, con la nuova aggiudicazione ad altra ditta, l'uomo – ed altri ex autisti nella sua stessa situazione – non è stato riconfermato, restando quindi senza lavoro.

“Un gesto disperato che mi ha profondamente colpito e addolorato –ha affermato il sindaco Alberto Di Girolamo che si è recato presso il nosocomio marsalese per far visita allo stesso Sammartano- La mancanza di lavoro è fonte di grande sofferenza per chi non trova come sostentare la propria famiglia; un dramma che investe il mondo globalizzato e che non è certo un fenomeno locale. Questa Amministrazione, nei pochi mesi di guida della città ha sicuramente creato nuove occasioni di lavoro. Non con assunzioni dirette, ma con concorsi e appalti pubblici che offrono opportunità lavorative secondo quella che è la vigente normativa, e in assoluta trasparenza. Comunque - conclude il sindaco Di Girolamo – al momento il mio pensiero è a quell'uomo, alla sua salute e alla sua famiglia”.

A Sammartano è arrivata anche la solidarietà dei Sindacati. “Il disperato gesto compiuto stamani dall'ex autista scuolabus di Marsala denota la grave situazione occupazionale in cui versa il territorio trapanese, dove i disoccupati, senza più alcuna fonte di reddito, sono migliaia. L'assenza di reddito e di prospettive occupazionali – dicono il segretario generale della Cgil di Trapani Filippo Cutrona, della Filcams Cgil Anselmo Gandolfo e della Camera del lavoro di Marsala Piero Genco – non è più tollerabile così come è inaccettabile che un cittadino arrivi a un punto di disperazione e solitudine tale da decidere di darsi fuoco.

I mancati investimenti nazionali e regionali per il Mezzogiorno e, in particolare, per la Sicilia stanno producendo danni pesantissimi che si traducono in pessime condizioni di vita per i cittadini e in arretratezza per il territorio. La disoccupazione - concludono - è diventata una enorme piaga sociale per questo chiediamo agli enti locali di attivarsi, di accelerare l'iter delle gare di appalto e di sbloccare i finanziamenti per garantire lavoro e sviluppo”.La Cgil ha annunciato che continuerà a sollecitare le amministrazioni comunali della Provincia di Trapani sui temi del lavoro affinché si elaborino politiche concrete per arginare la disoccupazione e garantire lavoro.

Solidarietà e vicinanza allo stesso lavoratore è stata espressa dal segretario generale della Uil Trapani Eugenio Tumbarello e dal segretario comunale della Uil di Marsala Giuseppe Tumbarello: “Si tratta di un grave episodio che ci lascia sgomenti – affermano -. Un gesto estremo per l’ex autista di scuolabus che ha perso la propria occupazione che evidenzia, ancora una volta, il dramma della disoccupazione in questo territorio che provoca disperazione e scoramento che portano a conseguenze estreme. E’ necessario quel cambio di passo già auspicato che ci consenta di passare dal disagio sociale al politiche attive per lo sviluppo del territorio. Al lavoratore e alla sua famiglia esprimiamo la solidarietà della Uil tutta”.

Il caso Sammartano (ma ricordiamo tutti quei suicidi che in questi anni sono avvenuti in Italia e che purtroppo non sempre i media hanno dato la giusta attenzione) deve far ulteriormente riflettere sulla situazione del lavoro in Italia, in Sicilia ed in particolare nell’ex Provincia di Trapani. Il numero dei giovani disoccupati in Sicilia e quindi anche nell'ex provincia di Trapani cresce di giorno in giorno e ciò nonostante il leggero aumento del tasso di occupazione (per via degli incentivi al lavoro degli Jobs Act).

Infatti la percentuale degli inattivi è aumentata dell’uno per cento, vale a dire 138 mila persone inattive, cioè che non lavorano e non cercano un’occupazione perchè sfiduciati, mentre in particolare nella ex Provincia di Trapani -stante ai dati forniti dagli stessi Sindacati- la percentuale è aumentata di oltre il 2 per cento. Infatti dati ufficiali ci dicono che il tasso di disoccupazione giovanile tra i 15 e i 24 anni nell’ex Provincia di Trapani è raddoppiato dal 2008 al 2013, passando dal 27 al 53,6 per cento.

Si tratta di un dato preoccupante che deve far smuovere la politica regionale e specificatamente per la nostra realtà i deputati eletti nell'ex Provincia di Trapani, in quanto non ci si può permettere il lusso di perdere le opportunità di sviluppo produttivo a sostegno del mondo del lavoro.

Il fatto preoccupante è che gli inattivi crescano soprattutto fra i giovani, in quanto davanti alle difficoltà oggettive a trovare lavoro è scattata la fase dello scoramento e ciò a causa del fatto che siamo in un momento storico in cui c’è quasi la certezza da parte degli interessati di non trovare lavoro. Il dato –nonostante la propaganda del Governo Renzi - è tragico, non solo perché evidenzia una crisi economica galoppante, ma mette in evidenza, andando a fondo, che ci sono giovani che non cercano più lavoro, ciò è ancor più allarmante.

Francesco Mezzapelle

17-02-2016 11,30

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