Marsala, multe e denunce della Capitaneria di Porto dopo una vasta operazione

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
21 Novembre 2014 17:56
Marsala, multe e denunce della Capitaneria di Porto dopo una vasta operazione

Una nuova e specifica attività di controllo del territorio - con l'intento di verificare comportamenti che possano ledere, in ambito della pesca, la tutela degli stock ittici sottoposti a regolamentazione da parte degli organismi comunitari e nazionali per ciò che riguarda il pesce spada e il tonno rosso – è stata portata a compimento dal personale dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala diretto dal Comandante Raffaele Giardina.

La Guardia Costiera, assieme alle altre forze di Polizia operanti nel territorio, ha condotto l'attività di verifica all'interno dell'ambito portuale, intervenendo per contrastare la vendita abusiva di prodotti ittici che vengono commercializzati da soggetti non titolati perché pescatori diportisti privi di ogni legittimazione nonché dediti alla vendita di prodotto non sottoposto ai previsti controlli sanitari.

Proprio per garantire la tutela del consumatore alla salubrità del prodotto ittico acquistato, i controlli sono stati mirati per la ricerca degli abusivi e hanno portato all'elevazione di due verbali amministrativi per mancanza di documenti e tracciabilità per un totale di € 2.332,00 e al relativo sequestro amministrativo del prodotto ittico mal conservato (vedi foto).

L'attenzione dei militari si è concentrata anche sul controllo dei motopesca che scalano il porto di Marsala attraverso un'attività di appostamento necessaria, anche per la precaria illuminazione presente al porto, per verificare la correttezza del prodotto ittico sbarcato. In tale occasione è stato proprio appurato l'illegittimo sbarco di grandi quantità di specie ittiche protette (tonno rosso e pesce spada) per la cui cattura e commercializzazione vigono rigide norme.

Le verifiche attuate e rese difficoltose dal comportamento delle persone sottoposte a controllo che, non fermandosi all'intimazione dei militari hanno costretto gli stessi a un inseguimento con l'autopattuglia, per essere poi bloccati lontani dal porto, hanno provocato l'emissione di 9 verbali amministrativi per l'assenza di tracciabilità, rintracciabilità e pesca in periodi vietati nonché per assenza della documentazione per un totale di circa € 26.000,00.

Oltre ai nove verbali per violazioni in materia di pesca è stato effettuato, quale sanzione accessoria, il sequestro penale del prodotto ittico perché risultato sotto la taglia minima consentita per un totale di 1.500 chilogrammi (42 esemplari di tonno rosso e 19 esemplari di pesce spada). Inoltre, sono state notificate 3 notizie di reato a causa del comportamento penalmente rilevante tenuto dai soggetti responsabili che sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria.

Jana Cardinale

21-11-2014 18,45

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