Si aggiunge un altro capitolo al triste annoso caso di Denise Pipitone la piccola scomparsa il I settembre 2004 davanti la sua casa, in via Domenica La Bruna, a Mazara del Vallo. Il Tribunale di Marsala con una sentenza emessa il 6 novembre ha condannato Giuseppina Butteri per il reato di calunnia, art 368 cp, per avere dichiarato, a mezzo mail indirizzate a vari soggetti istituzionali, di avere visto a Cupra Marittima Giuseppe Della Chiave e Loredana Genna, allora fidanzati, con Denise Pipitone.
Queste dichiarazioni determinarono la riapertura delle indagini nei confronti della coppia. Il Giudice, dott. Francesco Parrinello, ha condannato la Butteri alla pena di un anno e otto mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali, al risarcimento del danno da liquidarsi in separata sede, nonché al pagamento di una provvisionale, di 10mila euro ciascuno, in favore di Della Chiave e Genna, persone offese costituitesi parte civile con l'avv. Walter Marino. I fatti oggetto del processo –come dicevamo- si inseriscono nell'annosa vicenda processuale relativa alla scomparsa di Denise Pipitone in relazione alla quale, negli ultimi anni, si erano riaperti nuovi filoni investigativi grazie anche a dichiarazioni di diversi soggetti, poi rivelatesi, come nel caso in esame, assolutamente infondate.
La Procura di Marsala è stata infatti costretta a chiedere la riapertura delle indagini e a porre in essere una corposa attività investigativa in forza proprio delle dichiarazioni della signora Butteri che tuttavia, grazie alla professionalità degli inquirenti, sono state smentite grazie alle puntuali indagini compiute. Una sentenza quindi, quella emessa dal Tribunale di Marsala, che rende giustizia alla coppia Della Chiave-Genna, per anni coinvolta, oggi può dirsi ingiustamente, nella triste vicenda legata alla scomparsa di Denise Pipitone.