Il presidente della Regione Nello Musumeci in una conferenza stampa per la la presentazione del “piano dei rifiuti” per l'isola, tenutasi ieri a Catania, alla presenza dell'assessore Daniela Baglieri, ha annunciato un prossimo bando per la realizzazione di un termovalorizzatore. “Per realizzare un nuovo impianto in Sicilia ci vogliono cinque anni. Tempi vergognosi dovuti alla burocrazia nazionale e regionale. I termoutilizzatori privati – ha spiegato Musumeci - si possono realizzare in tre anni.
Tra pochi giorni lanceremo il bando per realizzarne uno, ma il controllo sarà della Regione. È un sistema 'mangia rifiuti' che produce ricchezza: calore e energia. Senza questa soluzione resteremmo in mano all'oligopolio dei privati e della cultura delle discariche. Abbiamo la necessità di fare chiarezza – ha aggiunto - in un settore delicato in cui è forte anche l'interesse della criminalità. Noi dobbiamo redigere il piano, dare le autorizzazioni, di finanziare impianti e a eseguire monitoraggio e controllo.E invece ci troviamo a dovere fare tutto noi, mentre le competenze su raccolta e smaltimento è di Comuni e Province”.
Musumeci parlando dei dati della raccolta differenziata in Sicilia ha detto: è passata al 42%, quasi raddoppiata rispetto al 22% del 2017. Sono 162 i Comuni siciliani con oltre il 65%di raccolta differenziata, 268 quelli con oltre il 50% e 57 con meno del 35% nelle tre città di Palermo, Catania e Messina. Il governo regionale per la gestione dei rifiuti in Sicilia si è posto come obiettivo, entro il 31 dicembre 2035, di arrivare a una percentuale del 65% di riciclo e di portare al massimo al 10% del totale di quelli raccolti da portare in discarica.
Tra i pro della realizzazione di un termo-utilizzatore –ha ribadito Musumeci- ci sono la drastica riduzione dei rifiuti in discarica, il recupero di calore e energia, la riduzione del costo di smaltimento dei rifiuti e dei costi ambientali e l'immunizzazione rispetto alle emergenze rifiuti. In Sicilia, attualmente, ci sono oltre 500 discariche esauste. Tra i contro gli elevati costi di realizzazione degli impianti e di gestione”. Nella stessa conferenza stampa sono stati presentati altri risultati ottenuti dal Governo regionale, come tre nuovi impianti pubblici di compostaggio e due nuovi impianti di smaltimento.