Misiliscemi, il comitato per il no chiede audizione al Presidente Musumeci

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
08 Luglio 2020 15:54
Misiliscemi, il comitato per il no chiede audizione al Presidente Musumeci

Apprendiamo del parere favorevole alla costituzione del comune di Misiliscemi espresso dalla I commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana. E’ un parere obbligatorio ma non vincolante; l’ultima parola spetta all’aula che avrà facoltà di approvare o bocciare la nascita del nuovo comune. Più volte ci siamo espressi sulle gravi ragioni per cui l’istituzione di Misiliscemi determinerebbe un danno forse irreparabile al territorio trapanese, frazioni comprese; un ulteriore, decisivo passo verso il baratro nella cui direzione la città si è incamminata negli ultimi anni.

E’ di tutta evidenza, infatti, come lo smembramento del territorio comunale determinerebbe significative diseconomie di scala; un deciso peggioramento della governance urbana; l’impossibilità di accedere a finanziamenti pubblici nazionali ed europei destinati a comunità con popolazione non inferiore alle 100.000 unità; il concreto pericolo di un ridimensionamento dei presidi delle istituzioni nazionali sul territorio cittadino; il peggioramento dell’offerta sanitario; la perdita del primato provinciale a vantaggio della città di Marsala.

Anche le frazioni che vorrebbero costituirsi in comune autonomo avrebbero solo da perdere da questa separazione. L’evidente inadeguatezza di un comune di così ridotte dimensioni a fronteggiare le più elementari esigenze di cassa spazzerebbe via tutte le pur belle illusioni propagandate dei promotori dell’iniziativa. Le istituzioni regionali non credano che la portata di questo evento non costituirebbe un fatto significativo per tutta la Sicilia: si tratterebbe, infatti, di un pericoloso precedente sulla strada della disgregazione dell’organizzazione amministrativa territoriale che riproporrebbe su scala più vasta i medesimi problemi finanziari e politici che rischia di patire la città di Trapani, peraltro in un periodo di grandi difficoltà per la finanza pubblica e per l’economia.

Tutt’altra dovrebbe essere la via da percorrere. Alla luce delle considerazioni che precedono sarebbe infatti opportuno e anzi essenziale procedere in direzione opposta, verso cioè l’aggregazione degli enti territoriali viciniori, che sola potrebbe garantire il raggiungimento di un livello ottimale di razionalizzazione della organizzazione amministrativa siciliana, tale da consentire alla regione di porsi su un piano di parità nel rapporto con gli enti parigrado del resto del Paese. In un momento storico in cui l’aggregazione fra comuni porta solo vantaggi, in ragione della premialità fiscale che lo Stato accorda ai comuni che si uniscono, dei vantaggi strutturali di ordine finanziario, di quelli relativi alla semplificazione delle procedure burocratiche e dei molti altri che non è possibile citare, ci si chiede per quale motivo si intenda perseguire la strada opposta, profondamente anacronistica.

C’è forse qualche interesse legato all’aumento delle poltrone disponibili? Facendo proprio leva sulle considerazioni esposte, rivolgiamo un accorato appello a tutti i deputati all’Assemblea regionale affinché prendano consapevolezza del pericolo che incombe sulla Sicilia tutta e vogliano conseguentemente agire in modo da sventarlo con un voto fermamente contrario all’istituzione del nuovo comune. Il comitato per il NO chiede ufficiale audizione al Presidente della Regione on. Nello Musumeci e al Presidente dell’Assemblea Regionale, on.

Gianfranco Micciché, per discutere al più presto della questione Misiliscemi. nota stampa

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