Petrosino: 21 luglio 2014, cronaca di una giornata di mezz´estate

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
22 Luglio 2014 14:15
Petrosino: 21 luglio 2014, cronaca di una giornata di mezz´estate

Ho cinquant'anni, sono nata e ho passato la mia infanzia e parte della mia adolescenza in questa terra. da oltre quarant'anni vivo in provincia di Milano ma quando posso amo tornare nella mia terra,

nella casa che i miei genitori con amore e sacrificio hanno lasciato a noi figli. Oltre l'amore, ho ereditato la passione civile, la convinzione che un cittadino sia parte attiva della societa' e per questo abbia il diritto se non il dovere di battersi per cio' in cui crede, di far valere le proprie ragioni. per se' e per il bene della comunita'. Ieri, appena sveglia, ho visto che la spiaggia di fronte casa mia, a Biscione, era ancora in pessime condizioni, la stessa visione da quarant'anni.

Di mia iniziativa ho telefonato all'assessore al turismo la quale, cortesemente e inaspettatamente, ha mandato degli operai per pulire la spiaggia. Lo hanno fatto in un paio d'ore, con mezzi di fortuna, per non dire a mani nude, togliendo solo un mucchio d'alghe in superficie, riuscendo a sporcare anche la parte di spiaggia e strada che erano pulite (nella foto). Soddisfatta dell'arrivo degli operai e della solerzia dell'assessore, ho pubblicato foto e notizie su facebook ricevendo prontamente becera ironia, offese e battutine di quarto ordine da un consigliere col quale avevo pure un certo grado di conoscenza e amicizia.

Il consigliere ha cominciato ad irridere la mia provenienza, con un razzismo al contrario che fa solo male alla nostra terra. Ha insinuato che mi fossi inventata la telefonata con l'Assessore, ha avallato commenti poco piacevoli sulla mia persona tipo "a queste persone bisogna tappargli la bocca". Per ultimo, come forma di intimidazione, ha alluso al fatto che io e mia sorella, che supportava le mie tesi, non pagassimo le tasse. Cosa non vera ma detta da un rappresentante del Comune assume una valenza ancora piu' grave.

Cio' che mi fa piu male e' questa macchina del fango che si e' scaraventata su di noi solo per aver esercitato un diritto di cittadino, di turista che viene in questo paese e vi porta anche i propri soldi. E' normale che un rappresentante del paese e il coro dei suoi tifosi mi ricordino che se non mi sta bene posso tornarmene al nord? E' coerente organizzare convegni e incontri sull'antimafia e poi intimorire un cittadino solo perche' osa chiedere un servizio che gli spetta? Non sono questi i valori della mia sicilia, di quelli che orgogliosamente porto custoditi nel cuore e nella memoria, ereditati dai miei genitori e che trasmetto ai miei figli.

Sono il rispetto per gli altri e per le donne in particolare, l'accoglienza per tutti. sono la voce del mare e di un sole che scalda il cuore e le coscienze che porto con me con orgoglio perche' qui ho le mie radici e nessuno puo' arrogarsi il diritto di farmi sentire straniera. Dove c'e' liberta' e rispetto l'unico straniero e' quello che esclude e offende il prossimo.

Marisa Mineo

22/07/14  16,30

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