La Riserva dello Stagnone ha fatto da scenario alla cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio Mozia. L'evento, organizzato dall'associazione La Strada del Vino di Marsala – presieduta da Salvatore Lombardo – e dal periodico Il Vomere, diretto da Rosa Rubino, ha visto il sostegno della Fondazione Whitaker. Numerose le categorie premiate, che spaziano dall'informazione alla cultura, dalla medicina alla teologia, con riconoscimenti assegnati dalla giuria presieduta da Gianni Letta.
Tra i premiati, Bruno Vespa ha ricevuto il riconoscimento alla carriera per il suo contributo al giornalismo. Il cardinale Fernando Filoni, Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, è stato premiato per il suo impegno diplomatico. Padre Paolo Benanti è stato riconosciuto per il suo ruolo nel Comitato sull’intelligenza artificiale delle Nazioni Unite.
Per la comunicazione istituzionale, il premio è andato a Mario Viola, esperto di sicurezza nazionale e attualmente alla guida della Scuola Superiore di Polizia. Nel campo della medicina e della ricerca, il riconoscimento è stato consegnato a Fabio Calabrò, direttore dell’Oncologia Medica dell’Istituto Tumori Regina Elena di Roma.
Nel settore cinema e teatro, il premio è stato attribuito ad Alessio Boni. Per il giornalismo, sono stati premiati Laura Chimenti del Tg1 e Marta Serafini del Corriere della Sera. Tra gli altri premiati, anche Federico Palmaroli, noto come Osho, autore satirico.
Un riconoscimento speciale è stato assegnato alla manager ambientale Simona Malaspina, per il suo impegno sulla sostenibilità ambientale. Inoltre, è stato ricordato con un premio alla memoria e alla carriera il giornalista Mario Nanni, tra i fondatori del Premio, scomparso lo scorso aprile.
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