Riflessione dell'ex sindaco Di Girolamo sull'amministrazione Grillo

L'amministrazione comunale di Marsala nel 2021

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
29 Dicembre 2021 18:52
Riflessione dell'ex sindaco Di Girolamo sull'amministrazione Grillo

E' finito il 2021 e sono trascorsi 15 mesi dall’insediamento di questa amministrazione. Lo stato di decadenza della città purtroppo è evidente a tutti. Solo per citare alcuni esempi. L'ospedale non è fruibile quasi completamente per i pazienti “normali" e il padiglione Covid chissà quando e se entrerà mai in funzione, nonostante tutte le promesse fatte. Quasi tutti i contenitori culturali e sportivi (Monumento ai Mille, pinacoteca, teatro Sollima, biblioteca, piscina comunale, stadio) sono chiusi.

La circolare urbana è stata abolita e dimezzato il numero degli autobus in circolazione. I rifiuti si trovano ovunque, per non parlare della casetta dell’acqua che è stata chiusa e continua ad esserlo, e si potrebbe continuare a lungo. Costruire è molto difficile, distruggere è relativamente semplice, basta non prendere decisioni. Chi fa politica e soprattutto chi la fa da decenni e spesso da padre in figlio, come se fosse un bene lasciato in eredità e in questa amministrazione oltre al sindaco ci sono ben quattro assessori su sette in queste condizioni, dovrebbe sapere che i comuni meridionali hanno sempre meno risorse proprie per fare opere pubbliche e creare servizi, ma che ci sono molti finanziamenti europei che vanno intercettati ed utilizzati.

Per intercettarli, bisogna partecipare ai bandi europei presentando buoni progetti. Se si vuole creare lavoro, servizi e sviluppo in questa regione e in questa provincia che rimane fra le ultime in Italia per qualità della vita, non c’è altra alternativa che i finanziamenti europei. Non mi sembra che questa amministrazione abbia presentato progetti in tal senso, altrimenti l’avrebbe sbandierato ai quattro venti. Ma la cosa ancor più grave è che dei tantissimi progetti approvati e finanziati che abbiamo lasciato a questa amministrazione, tranne per il parcheggio dello stadio e per il primo progetto della pubblica illuminazione, non si vede alcun inizio dei lavori, con il rischio che i finanziamenti tornino a Bruxelles.

Oltre al danno la beffa. Non si capisce questo accanimento contro i marsalesi, contro la creazione di lavoro, di servizi e di sviluppo della città. Dei tanti progetti finanziati che abbiamo lasciato, ne voglio ricordare alcuni:

1) Due progetti per un importo di oltre UN MILIONE di euro per realizzare due asili nido, uno in contrada Bosco per la zona nord della città ed uno al centro. L’asilo è un servizio essenziale per i bimbi e le famiglie e una società è più civile e più sviluppata quanti più asili nido ha.

2) Un progetto per UN MILIONE e DUECENTOMILA euro, per il ricircolo dell’acqua nello Stagnone, ripristinando alcuni canali sull’isola Lunga.

3) Un progetto di UN MILIONE e DUECENTOMILA euro denominato Aqua Sal, da realizzare nella salina Genna, che sembra sia stato ridotto con l’avallo del sindaco a novecento mila euro, ma nonostante questo non se ne vede l’inizio.

4) Un progetto per DUE MILIONI e DUECENTOMILA euro per la messa in sicurezza del lungomare Boeo, fra il Baglio Anselmi e la chiesa di S. Giovanni.

5) Un secondo progetto di CINQUE MILIONI di euro per la sostituzione di altre 5/6 mila lampade dell’illuminazione pubblica, con quelle a LED per il risparmio energetico e la messa in sicurezza della rete elettrica che è vetusta ed obsoleta. Per quanto riguarda il primo progetto sempre di cinque milioni mi sembra che i lavori di sostituzione vanno avanti troppo lentamente.

6) Due progetti per complessivi TRE/QUATTRO MILIONI di euro per mettere in sicurezza e fare una riqualificazione urbanistica ed ambientale dell’area di colmata, detta water front, adiacente al porto.

7) Altri due progetti per circa TRE MILIONI di euro per due piste ciclabili. Una che da Sappusi arriva alle cantine Florio passando dalla stazione ferroviaria e l’altra che dall’ex lido Mediterraneo arriva alla rotonda del lido Signorino.

8) Un progetto di UN MILIONE e DUECENTOMILA euro per comprare ed allocare pensiline e paline lungo il percorso degli autobus.

9) Un progetto di OTTOCENTOMILA euro per acquistare altri due autobus elettrici.

10) Un progetto di UN MILIONE e TRECENTOMILA euro per sistemare il secondo piano di palazzo Grignani .

11) Un progetto di oltre TRECENTOMILA euro per il Museo del Vino, da allocare a palazzo Fici.

12) Un progetto per un investimento di TRE/QUATTRO MILIONI di euro, denominato DOPO di NOI, per i ragazzi con disabilità psico-fisica, i cui genitori sono giustamente preoccupati per quando non potranno più accudirli. Un progetto di civiltà nei confronti di persone più sfortunate, che noi abbiamo messo in cantiere con i fondi europei di agenda Urbana. Dovrebbe essere realizzato recuperando i locali di Villa Damiani. A che punto è il progetto? Quando iniziano i lavori?

13) Abbiamo lasciato anche un finanziamento di circa DUE MILIONI di euro per un progetto di Housing Sociale, di cui a Marsala c'è tanto bisogno, per andare incontro ai soggetti con disagio abitativo.

14) Un progetto di SETTECENTOMILA euro per realizzare il manto in erba sintetica per lo stadio comunale.

15) Due progetti per oltre TRE MILIONI di euro per l’efficientamento energetico della piscina e dello stadio comunale.

16) A tutti questi progetti vanno aggiunti il finanziamento per la sostituzione dei passaggi a livello con sottopassi, di via Lipari, via Grotta del Toro, c/da Terrenove Bambina, per circa VENTISEI MILIONI di euro. Decreto di finanziamento del 2018.

17) Non dimenticando il rifinanziamento nel 2017 di CENTOTRENTACINQUE MILIONI di euro per lo scorrimento veloce Marsala-Mazara, il cui progetto definitivo nell’estate del 2020, i dirigenti dell’Anas mi avevano assicurato che era pronto.

Se ci fossero tutti questi ed altri cantieri aperti ci sarebbe lavoro per tanti, molti più servizi e alla fine avremmo una città migliore per noi e per i turisti. Se il sindaco non è in grado di far iniziare i lavori dei progetti già finanziati e per i quali non c'è nulla da fare se non il bando di affidamento dei lavori, se non è in grado di far firmare qualche decreto agli assessori regionali nonostante siano tutti della stessa area politica e dei quali il sindaco si vanta di essere amico, quale speranza si può avere per ulteriori progetti e finanziamenti europei? Quale futuro può avere questa città? Se questo è il 2021, come sarà il 2022? Quanti finanziamenti si perderanno e torneranno a Bruxelles? Quante altre strutture chiuderanno o non troveranno i soldi per riaprire quelle che hanno chiuso? Per non parlare dei progetti i cui lavori abbiamo iniziato noi nel 2020 e ancora non terminati ufficialmente: Porta Nuova con locale annesso, palestra Grillo in piazza Marconi, giochi per i ragazzi realizzati al quartiere Sappusi, dove l’erba è più alta dei giochi (tra l'altro tutte queste opere andrebbero affidate con gara pubblica a delle associazioni), oltre la pista ciclopedonale dello Stagnone che sembra abbandonata a se stessa nonostante l’uso che ne fanno tanti cittadini e turisti.

Ma se il sindaco da una parte non è in grado di far aprire i tanti cantieri già finanziati, dall’altra parte è bravo a dare incarichi a spese dei contribuenti: a un esperto dei servizi sociali, a un portavoce o suggeritore dell’amministrazione, a tre persone nominate nel cda di Marsala Schola, ad animatori o zampognari per le festività natalizie, e ad altri per progetti vari. Sarebbe anche opportuno sapere quante multe sono state fatte all’Energetika ambiente visto che la città non è assolutamente pulita e che la spazzatrice in molte strade non sembra che stia passando come una volta e come era da contratto.

Amministrare bene una città non è fare la politica delle chiacchiere e delle promesse, amministrare è avere una visione di città, è ascoltare e prendere decisioni nell’interesse generale e non dei pochi, è sapere intercettare altri finanziamenti europei, è realizzare i progetti finanziati trovati, senza perdere tempo. Con le chiacchiere, le promesse ed i favori si possono vincere le elezioni ma non si fa il bene dei cittadini.

dott. Alberto Di Girolamo

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