Sanità, Messina (Ugl): “Il direttore De Nicola replica ma non dà risposte adeguate sulla sanità trapanese”

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
19 Giugno 2016 09:59
Sanità, Messina (Ugl): “Il direttore De Nicola replica ma non dà risposte adeguate sulla sanità trapanese”

"Restiamo basiti dalla replica del direttore sanitario dell'Asp di Trapani che nel contestare frettolosamente ed in maniera imprecisa le argomentazioni dell' Ugl, lascia trasparire la preoccupazione di una gestione della sanità nelle strutture ospedaliere trapanesi che lascia spazio a più di una critica, dandoci ragione".

A dichiararlo Giuseppe Messina, Responsabile regionale dell'Ugl Sicilia commentando il comunicato stampa, riportato qualche giorno fa da un quotidiano online, del direttore sanitario dell'Asp di Trapani sulle affermazioni dell' Ugl in merito alle condizioni della rete ospedaliera della provincia di Trapani."Personalizzare il contenuto della replica senza fornire adeguate risposte - aggiunge - è sintomatico di quello che andiamo dicendo sulla gestione dell'Azienda sanitaria di Trapani che nel perseguire l'unico obiettivo del risparmio a tutti i costi dimentica degli utenti, del personale, dei servizi e delle regole".Per il sindacalista dell' Ugl, "ammettere che i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) sono messi a dura prova da un mero e freddo calcolo matematico, non è facile; arrivare, però, al punto da descrivere una condizione del sistema sanitario trapanese lontana dalla realtà, lasciando trapelare che tutto vada bene, non è accettabile"."Cosa c'entra il campanilismo - rilancia Messina - detto poi da chi è stato primario nella struttura ospedaliera e dovrebbe conoscere la storia recente della sanità del territorio.Razionalizzare le risorse umane in un momento di crisi, dove l'unico obiettivo è risparmia a qualunque costo, non può significare mettere una pezza ad una chiara carenza di organico, che non si risolve di certo con l' accorpamento della Cardiologia di Mazara del Vallo con quella di Castelvetrano"."Nessuno vuole offendere la professionalità dei medici, che come organizzazione sindacale difendiamo in ogni dove , chiarisce il sindacalista - ".

Che aggiunge - "La questione è un'altra. C'è un impegno preciso della politica e dell'Asp di Trapani di garantire l'autonomia funzionale della Cardiologia di Mazara del Vallo per la sua storia e per la risposta in termini di prestazione sanitaria erogata dal 1985 ad oggi, da quando è nata l'Unità coronarica a Mazara del Vallo, prima in provincia di Trapani. Impegno che pare venire meno con l' accorpamento camuffato dalla esigenza di garantire Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e le ferie al personale, peraltro legittime"."Come si può pretendere di garantire il LEA - commenta il Responsabile regionale dell' Ugl - se dall'accorpamento ci sarà una riduzione di posti letto e non si potrà monitorare i pazienti perché le apparecchiature poste al piano di sotto sono obsolete e smontare i monitor per spostarli dal quarto al secondo piano del nosocomio Castelvetrano, a seguito dell'accorpamento della Cardiologia di Mazara con quella Castelvetrano, occorrerebbe almeno un mese"."La verità - ammonisce Messina - è che con l' accorpamento non si risolve la carenza di organico di cardiologia, anzi si potrebbe creare conflittualità tra esperienze entrambe importanti ma diverse"."E La conferma di ciò che sosteniamo - sottolinea Messina - arriva dal reparto di Medicina dell'ospedale selinuntino dove l'accorpamento è già avvenuto ma non ha prodotto risultati che oggi dall'Asp vorrebbero farci credere che arriverebbero dall'unificazione delle due Unità di Cardiologia"."Con un organico di dodici medici, ridotto ad otto, da qualche mese, per la scelta di alcuni di rinunciare a vario titolo e con due effettivi in malattia, sono solo in sei a dover gestire trenta posti letto oltre i tanti ricoveri aggiuntivi di pazienti appoggiati su altri reparti.

Medici della Medicina che vengono spremuti con turni assurdi ed uno stress che ha raggiunto i limiti di sopportazione. Così è facile risparmiare. Altro che accorpamento"."E poi a chi non ha avuto il buon senso di fornire risposte adeguate o dare seguito alla nostra richiesta d'incontro -rintuzza Messina - diciamo che l'Ugl è un sindacato responsabile, al punto tale da aver chiesto per tempo un incontro al direttore generale dell'Asp ed all'assessore regionale alla Salute, rimasto inevaso.

Se il direttore sanitario dell'Azienda trapanese è troppo indaffarato a difendere sulla stampa l'esponente del governo regionale, trapanese pure lui, dimenticando di leggere le carte in Asp non possiamo ritenerci responsabili"."La verità è che forse parlare con una organizzazione sindacale che ragiona diversamente non piace puntualizza il Reggente dell' Ugl nell'Isola. La sanità in provincia di Trapani come in larga parte della Sicilia non funziona - conclude - presenteremo a presto un dossier sulla sanità isolana.

Se ne facciano una ragione quelli che si sforzano ogni giorno di sostenere il contrario".

Comunicato stampa

19/06/2016

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