La sanità in Sicilia è un sistema in crisi profonda, minato da inefficienze strutturali, scandali giudiziari e liste d'attesa interminabili che quotidianamente compromettono il diritto alla salute dei cittadini. La situazione ha raggiunto un punto di rottura, culminato con l'abbandono dell'aula da parte delle opposizioni, come denunciato dalla dichiarazione infuocata della deputata regionale Ciminnisi. Il contesto è quello che va dallo scandalo referti ASP Trapani alle crisi giudiziarie: un caso sconcertante che ha travolto l'Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani (ASP), migliaia di referti istologici sono stati consegnati con ritardi di mesi, impedendo la diagnosi tempestiva e l'avvio di terapie salvavita per numerosi pazienti.
L'indagine ha rivelato che su oltre 3.300 esami istologici, almeno 352 tumori non sono stati individuati in tempo utile. Purtroppo, la tragedia è stata già toccata con la morte di pazienti oncologici che avevano ricevuto diagnosi tardive, evidenziando una gravissima omissione di atti d'ufficio e sollevando l'ipotesi di omicidio colposo per alcuni indagati. Questo episodio è diventato il simbolo della disfunzione e della negligenza del sistema. Sull'ombra delle Indagini sulla politica sanitaria, Ciminnisi allude chiaramente all'indagine che ha recentemente " travolto i vertici della DC e che lambisce anche alcune gestioni della nostra amministrazione sanitaria".
Le inchieste per corruzione, appalti truccati e turbativa d'asta nel settore sanitario, che hanno coinvolto dirigenti e figure politiche di spicco, non fanno che confermare un quadro di malaffare sistemico, dove le nomine e la gestione del servizio pubblico sembrano spesso più legate alla spartizione politica che al merito e all'efficienza.
Al di là degli scandali giudiziari, la quotidianità della sanità siciliana è segnata dalla piaga delle liste d'attesa infinite. Per visite specialistiche ed esami diagnostici, i tempi di attesa possono estendersi per mesi, costringendo i cittadini a rinunciare alle cure (come fa oltre il 10% dei siciliani); a rivolgersi alla sanità privata a proprie spese; a emigrare al Nord o in altre regioni per ottenere prestazioni tempestive, come emerso in diversi casi mediatici recenti.
Nonostante gli annunci e i piani regionali, i risultati tardano ad arrivare e i ritardi compromettono la prevenzione e la cura delle malattie, minando la fiducia nel Servizio Sanitario Regionale. Di fronte a questo scenario di crisi acuta, la reazione dell'Amministrazione Regionale e in particolare dell'Assessore alla Sanità è stata duramente criticata da Ciminnisi.
"Abbiamo abbandonato l’aula. Perché è semplicemente VERGOGNOSO... Oggi l’assessore si presenta in aula — per la prima volta dopo tanto silenzio — solo per rispondere ad interrogazioni di DUE ANNI FA"
La deputata esprime indignazione per la mancanza di serietà e tempestività con cui il Governo Regionale affronta l'emergenza sanitaria. La decisione dell'opposizione di abbandonare l'aula è un gesto di protesta contro quella che viene definita un'operazione di facciata, incapace di rispondere ai problemi attuali: lo scandalo dei referti, le indagini in corso, e la distruzione quotidiana del diritto alla salute causata dalle liste d'attesa.
"Da quasi un anno chiediamo un’aula dedicata alla Sanità, ma il presidente Schifani non si presenta mai. Mai. Oggi hanno provato a metterci il tappo in bocca con la scusa dell’'ordine del giorno..."
Ciminnisi accusa l'esecutivo di arroganza e indifferenza, percependo una volontà di insabbiare il dibattito e di evitare un confronto serio e risolutivo. Il messaggio finale è un appello chiaro e inequivocabile: i siciliani meritano risposte e rispetto, non il silenzio davanti a un sistema sanitario che è "allo sbando". La dichiazione sui social:
Dopo mesi in cui chiediamo un confronto serio sulla sanità siciliana, oggi l’assessore si presenta in aula — per la prima volta dopo tanto silenzio — solo per rispondere ad interrogazioni di DUE ANNI FA. Come se in tutto questo tempo non fosse successo nulla. Come se non fosse esplosa un’indagine che ha travolto i vertici della DC e che lambisce anche alcune gestioni della nostra amministrazione sanitaria. Come se non ci fosse mai stato lo scandalo dei referti istologici in ritardo all’ASP di Trapani. Come se le liste d’attesa infinite non stessero distruggendo ogni giorno il diritto alla salute dei siciliani. Come se in Sicilia la sanità andasse tutto bene. E invece no. La verità è che la sanità in Sicilia è allo sbando, e il governo regionale continua a far finta di niente. Da quasi un anno chiediamo un’aula dedicata alla Sanità, ma il presidente Schifani non si presenta mai.
Mai. Oggi hanno provato a metterci il tappo in bocca con la scusa dell’“ordine del giorno”. Ma noi non ci stiamo. Non staremo zitti davanti a questo muro di arroganza e indifferenza. I siciliani meritano rispetto. Meritano risposte. Non questo silenzio vergognoso.