Sgomento, a Marsala, dopo la devastazione delle due case acquistate a un’asta del Tribunale

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
05 Dicembre 2015 11:28
Sgomento, a Marsala, dopo la devastazione delle due case acquistate a un’asta del Tribunale

Stupore, ma anche sgomento, a Marsala, nel mondo che orbita intorno alle vendite all’asta disposte dal Tribunale per fallimenti o procedure esecutive.

 

La devastazione delle due case (una anche incendiata) acquistate da un giovane trapanese in contrada Bosco ha lasciato il segno.

La furia dei vandali, ancora ignoti, si è scatenata quando, a distanza di due anni e mezzo dopo dall’aggiudicazione della gara in una procedura esecutiva, il nuovo proprietario (Luigi Bosco) stava per entrarne in possesso.

Nelle due abitazioni sono state rubate le porte interne e devastati, a picconate, tutti i sanitari dei bagni. In una delle due abitazioni il fuoco non ha ridotto in cenere il mobilio solo perché questo non c’era più, ma ha completamente distrutto gli impianti elettrici e idrico.

Si presume che l’abbia portato via l’ex proprietaria quando, lo scorso mese, si è rassegnata la lasciare le due case. Anche la seconda abitazione stava per essere incendiata (ammassati nel salone pezzi di legno, un copertone d’auto, plastica e latte di vernice, tutto già imbevuto di benzina e gasolio), ma il fuoco non è stato appiccato forse perché gli attentatori, magari avendo udito rumori all’esterno, sono fuggiti.

I danni sono nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro. Sull’accaduto indagano i carabinieri di Marsala, nel tentativo di scoprire gli autori della devastazione. Intanto, al Tribunale di Trapani, è pendente un procedimento penale che vede indagati soggetti vicini all’ex proprietaria (la marsalese R.N.) accusati di avere minacciato di morte sia l’acquirente che i suoi familiari.

Il fatto sarebbe accaduto lo scorso anno nell’abitazione di contrada Corallo Vecchio (comune di Trapani) della famiglia Bosco. Qualcuno avrebbe detto loro: “Non vi rischiare a mettere piede in contrada Bosco, la casa non l’avrete mai, altrimenti ti salterà la testa!”. Minacce, 

dunque, pesantissime. Sembra, inoltre, che verso le finestre dell’abitazione dei Bosco, assistiti dall’avvocato Salvatore Errera, qualcuno abbia anche esploso delle fucilate.

Non è chiaro, però, se si tratta di un’altra intimidazione o di qualche cacciatore che passava in zona e ha sbagliato obiettivo. Per questo fatto, comunque, al momento, pare non ci sono indagati. Nel frattempo, proseguono le indagini avviate dai 

carabinieri della stazione di San Filippo e Giacomo per tentare di individuare agli autori della devastazione delle abitazioni, una accanto all’altra in contrada Bosco, nella periferia nord marsalese.

“Gli acquirenti vanno tutelati – dichiara l’avvocato Salvatore Errera - e i responsabili che si oppongono con la violenza alle espropriazioni perseguiti in modo esemplare. In mancanza di questi provvedimenti, le esecuzioni immobiliari non avranno futuro, né ragione di esistere, e serviranno solo a impinguare i conti in banca di professionisti delegati, tecnici e custodi, che di fatto non controllano alcunché”.

A.P.

05/12/2015

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