La Questura di Trapani ha dato il via a una decisa strategia di prevenzione per tutelare la sicurezza pubblica e il decoro urbano nel territorio provinciale. Seguendo le linee guida tracciate dal Comitato per l'ordine e la sicurezza presieduto dal Prefetto Daniela Lupo, il Questore Giuseppe Felice Peritore ha firmato due severi provvedimenti di divieto di accesso alle aree urbane, noti come Dacur, nella loro forma aggravata. Queste misure colpiscono due uomini ritenuti responsabili di gravi reati commessi proprio in quei luoghi che rappresentano il cuore del commercio e della vita sociale notturna, con l'obiettivo di ristabilire la serenità per cittadini e turisti.
Il primo caso riguarda un uomo nato nel 1983, accusato di aver messo a segno ben ventidue furti nel giro di pochi mesi nel centro cittadino di Alcamo. La sua azione criminale ha colpito duramente il tessuto economico locale, prendendo di mira bar, pizzerie, gelaterie e altri esercizi pubblici attraverso effrazioni e danneggiamenti sistematici. La spregiudicatezza mostrata e l'allarme sociale generato dalla frequenza degli episodi hanno spinto le autorità ad applicare la misura interdittiva, considerata necessaria per impedire che il soggetto possa continuare a frequentare i luoghi in cui ha operato ripetutamente a danno degli operatori commerciali.
Un secondo provvedimento è stato emesso nei confronti di un quarantottenne di Marsala, già noto alle forze dell'ordine e individuato come l'autore di una violenta rapina in una gelateria della città. In quell'occasione, l'uomo avrebbe fatto irruzione nel locale con il volto coperto e armato di forbici, minacciando il personale per farsi consegnare l'incasso. Ne è seguita una colluttazione durante la quale un dipendente è stato ferito alla schiena con un colpo di forbici, prima che il rapinatore riuscisse a fuggire con un magro bottino. La rapida reazione della Polizia di Stato ha permesso di bloccare l'indagato poco dopo l'aggressione, fornendo gli elementi necessari per far scattare la sanzione amministrativa.
L'istruttoria condotta dalla Divisione Anticrimine ha portato alla firma di divieti della durata di tre anni, applicati nella loro formula estesa a causa della gravità delle condotte. Per entrambi i soggetti è ora vietato non solo l'ingresso, ma anche lo stazionamento nelle immediate vicinanze di qualsiasi locale di intrattenimento o esercizio pubblico sull'intero territorio della provincia di Trapani. Il blocco riguarda una vasta gamma di attività, tra cui ristoranti, discoteche, pub e spazi all'aperto destinati a concerti, segnando un confine netto tra i responsabili di violenze e le zone frequentate dalla collettività.
Questa iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di controlli che puntano a prevenire fenomeni di microcriminalità e degrado legati alla movida. La Questura intende utilizzare questi strumenti giuridici per bonificare le aree più sensibili e frequentate nelle ore serali, garantendo che i centri storici e le zone turistiche rimangano spazi sicuri. L'applicazione provinciale dei divieti dimostra la volontà di impedire ai destinatari di spostare semplicemente la propria attività illecita in comuni limitrofi, assicurando una protezione uniforme a tutta la comunità trapanese.