Dopo l’annuncio, nei giorni scorsi, del presidente Musumeci di avviare una vera e propria campagna di vaccinazione " a tappeto", con cui aveva dato il via al censimento del personale degli enti pubblici per individuare chi ancora non si era vaccinato ed invitarlo così a provvedere è arrivato l’intervento del Garante della Privacy, Pasquale Stanzione, che apre un’istruttoria e di fatto stoppa almeno temporaneamente l’ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci.
«L’ordinanza di un presidente regionale o provinciale- secondo il garante della privacy- non rappresenta valida base giuridica per introdurre limitazioni a diritti e libertà individuali che implichino il trattamento di dati personali, che ricade nelle materie assoggettate a riserva di legge statale». Chiedere, pertanto, ai lavoratori se hanno fatto il vaccino Covid non è possibile.
Adesso la Regione ha sette giorni di tempo per rispondere alla richiesta di informazioni da parte dell’autorità per la protezione dei dati personali. Rassicurazioni arrivano dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che fa sapere come le preoccupazioni del Garante saranno chiarite con una circolare esplicativa.
Intanto, secondo la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, la Sicilia rientra tra le 6 regioni a rischio moderato (Abruzzo, Campania, Marche, Veneto, Sardegna e Sicilia con le due province di Trento e Bolzano). Nessuna supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica ma ci vuole prudenza e bisogna vivere l’estate con attenzione. In Italia è in aumento la variante Delta, arrivata ormai anche in Sicilia per cui secondo l’Istituto Superiore di Sanità è necessario rispettare le misure per evitare un aumento della circolazione virale.