“Perché ancora nessuna città della provincia di Trapani ha ricevuto finanziamenti dalla Regione Siciliana per attivare le Zone Economiche Speciali?”.
Questo l’interrogativo posto dal presidente di CIFA Trapani (nonché responsabile regionale UNPI), il dott. Gaspare Ingargiola, appresa la notizia della firma qualche giorno fa, presso la sede dell’Assessorato regionale delle Attività Produttive, di un provvedimento che destina 14 milioni di euro per potenziare le Zone Economiche Speciali (ZES). I fondi saranno destinati a soli cinque interventi infrastrutturali: nei comuni di Carini (in provincia di Palermo), ad Acireale e Catania, a Francofonte (in provincia di Siracusa) e a Troina (in provincia Enna).
“Nessun Comune della Provincia di Trapani è destinatario di finanziamenti per le ZES. Eppure in merito alle ZES in Sicilia Occidentale –sottolinea Ingargiola- sono previsti progetti per il porto di Trapani, l'Aeroporto di Birgi, Trapani, i porti e retroporti di Mazara del Vallo e Marsala. Pertanto auspichiamo che al più presto possa esser avviata una interlocuzione fra gli Enti locali e la Regione Siciliana affinchè sia raggiunto l’obiettivo previsto con l’istituzione delle ZES, cioè quello di rilanciare le infrastrutture e gli hub aero-portuali, di attrarre nuovi investimenti tramite agevolazioni fiscali, in primis il credito d'imposta, incentivi e semplificazioni amministrative; un'opportunità preziosa per attutire il divario che esiste tra Nord e Sud ancora oggi come certificato dallo Svimez.
La nostra Confederazione, attraverso anche l’Unione Nazionale dei Professionisti – conclude Gaspare Ingargiola- è quotidianamente impegnata, in sinergia con le Istituzioni, nella valorizzazione dell’imprenditoria siciliana: le ZES rappresentano un’importante volano per lo sviluppo del territorio e per rendere la nostra Isola più competitiva, non bisogna perdere questa importante occasione”. L’avv. Filippo Inzirillo, dirigente CIFA Trapani Affari legali ed amministrativi, aggiunge: “La provincia di Trapani a forte vocazione turistica ed agricola con l'istituzione delle ZES potrebbe consentire ai suoi imprenditori la possibilità di investire nell'acquisto di terreni e fabbricati ed il potenziamento delle strutture già esistenti nel settore ricettivo e soprattutto in quella agricolo dove le agevolazioni finanziarie potrebbero dare slancio alle culture autoctone pregiate molte diffuse nel nostro territorio come, ad esempio, la nocellara del Belice a marchio Dop”
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