La mancanza di lavoro o, comunque, di qualunque prospettiva economica è la ragione del dilagare di suicidi che ormai miete vittime tra tanti disoccupati. E proprio la perdita del lavoro è stata la causa scatenante del folle gesto che lunedì scorso il nostro concittadino Simone Sammartano ha compiuto tentando il suicidio dandosi fuoco al Municipio, dopo aver perso il posto di lavoro.
Quanto avvenuto ci rattrista e, nel contempo, suscita in noi anche rabbia perchè ormai il "suicidio economico" avanza inesorabilmente nella nostra quotidianità. E a tutti sembra essere ormai così tristemente normale che alla fine rimangono solo i numeri di una squallida statistica che periodicamente da la media dei disperati che si sono tolti la vita.E le istituzioni rimangono lontane anni luce dai problemi quotidiani della gente. Sovviene, a tal proposito, la risposta data dall'ex Presidente del Consiglio Mario Monti a un giornalista che gli chiese cosa ne pensasse del fatto che i casi di suicidio tra i disoccupati ed esodati in Italia erano in forte aumento.
La glaciale risposta fu: "In Grecia ci sono stati più suicidi". E così ha tacitato la sua coscienza!Ciò dimostra la vera tragedia: la politica finora è stata sorda e cieca e non si è assunta la responsabilità di ciò che sta accadendo e invece bisognerebbe spingere l'azione politica in modo determinato verso un intervento diretto per la creazione di occupazione. Abbiamo, soprattutto nel nostro territorio, risorse "assopite", bisogni da soddisfare, lavori da realizzare.
E intanto la gente continua a vivere nella disperazione.
Il Coordinamento di ProgettiAmo Marsala
Comunicato stampa
17/02/2016
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