A Marsala arrestato un eritreo: fa parte di una “cellula romana” di una rete per la tratta di clandestini dalla Libia in Italia

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
13 Settembre 2014 11:27
A Marsala arrestato un eritreo: fa parte di una “cellula romana” di una rete per la tratta di clandestini dalla Libia in Italia

Immigrati, tratta di clandestini e criminalità organizzata. Secondo l'agenzia di stampa ilVelino/Agv News, l'11 settembre scorso sarebbe stato arrestato a Marsala un cittadino eritreo facente parte di un gruppo dedito alla tratta di clandestini dalla Libia in Italia.

Una "cellula romana", come è stata definita, con attività nella Capitale, "parte di una organizzazione transnazionale che opera come una sorta di 'tour operator', con capacità imprenditoriale gestita a diversi livelli, stante la sua capillare distribuzione nel Corno d'Africa (Eritrea, Etiopia, Sudan), in Libia ma anche in Europa".

Quattro in tutto gli arrestati (un primo arresto, del capo cellula, è stato eseguito a Roma il 3 settembre, gli altri due componenti del gruppo sono stati catturati a Bologna e Roma), tutti eritrei i componenti della cellula romana. L'operazione, denominata "CODICE M3", si è conclusa ieri e nel corso degli arresti, si è proceduto al contestuale sequestro di carte poste-pay, bancomat, libretti postali, conti correnti e denaro contante. L'attività, coordinata dalla DDA di Roma, è stata condotta dal Nucleo speciale d'intervento (NSI) presso il Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto in Roma.

Dai dettagli dell'operazione emerge che "tale organizzazione abbia una potenzialità di 1.000 migranti in due settimane. L'attività investigativa è nata a seguito di segnalazioni effettuate, alla fine del mese di giugno da parte di parenti e conoscenti di migranti eritrei che chiedevano notizie sull'arrivo a Lampedusa dei propri cari. A seguito delle indagini è emerso che i migranti, per mezzo dell'organizzazione criminale, sono convogliati dall'Eritrea, Etiopia o Sudan fino in Libia.

Qui vengono concentrati e nascosti alle autorità, in strutture logistiche fatiscenti denominate "mezrha", in prossimità delle coste libiche, in attesa dell'imbarco per l'Italia, che avviene solo dopo il pagamento del corrispettivo ad opera di familiari e conoscenti già presenti in Europa. A buon esito del pagamento, al migrante viene assegnato un codice per l'imbarco. Da qui il nome dell'operazione "Codice M-3", assegnato ad un cittadino eritreo in attesa di partire per l'Italia. L'indagine ha consentito di monitorare l'intero operato della cellula, tra cui il trasferimento di denaro, sia in contanti che tramite pay-card, nonché il rinvenimento delle liste di migranti con a fianco l'importo corrisposto".

Quanto verrebbe a costare ad un immigrato l'intero trasferimento dall'Africa all'Europa? "È stato accertato che, normalmente, l'intera migrazione ha un costo pro-capite di 4.500 euro di cui 3.000 euro per il trasferimento dal Corno d'Africa alla Libia, comprensivo del mantenimento nelle mezhra, e 1.500 euro per il trasferimento via mare in Italia".

Continuano intanto, inarrestabili, gli sbarchi di migranti nelle coste siciliane e i contestuali naufragi, sempre più ricorrenti, a prescindere ormai dalle condizioni meteo-marine e dovuti soprattutto alle "condizioni" inumane del trasferimento degli immigrati verso le nostre coste. Oltre 880 migranti sono giunti dalla scorsa notte in Sicilia, fra cui a Trapani. Oggi è arrivata a Porto Empedocle, nell'Agrigentino, la nave "Orione" della marina militare con a bordo 500 migranti, tra cui 49 donne, 3 delle quali in stato di gravidanza, e 59 minorenni.

La notte scorsa a Pozzallo, nel Ragusano, è approdata la nave mercantile "Pegasus" battente bandiera panamense, con 386 migranti salvati dalla Guardia Costiera nel Canale di Sicilia. Poche ore fa un battello carico di migranti è naufragato a 300 miglia a Sud-Est di Malta. Sarebbero stati recuperati 3 cadaveri e 7 superstiti, tra i quali 2 bambini, ma i dispersi sarebbero almeno 30. I naufraghi sono stati soccorsi dalla nave mercantile Pegasus, che incrociava nella zona. Alle operazioni partecipano anche un elicottero della Guardia costiera italiana che ha trasportato d'urgenza tre dei superstiti che sarebbero in gravi condizioni in un ospedale greco.

Vincenzo De Santi

(foto repertorio)

13/09/14  13,00

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