Arrestati altri due fiancheggiatori di MMD, Emanuele Bonafede e la moglie

Ospitavano a pranzo e cena l'ex latitante e lo aiutavano a smistare i pizzini

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
16 Marzo 2023 09:23
Arrestati altri due fiancheggiatori di MMD, Emanuele Bonafede e la moglie

Contina a stringersi la rete che ha protetto la latitanza di Matteo Messina Denaro. I Carabinieri del Ros con l’accusa di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena hanno arrestato Emanuele Bonafede 49 anni , nipote del capomafia Leonardo Bonafede, e fratello di Andrea Bonafede Jr e la moglie Lorena Ninfa Lanceri 48 anni. Secondo l’accusa i coniugi sarebbero stati i vivandieri di Matteo Messina Denaro ospitando il boss sia a pranzo che a cena per diversi mesi, sono state trovate foto del boss nel salotto dei due con un bicchiere in una mano ed un sigaro nell’altra ed inoltre oltre a ospitarlo per i pasti lo avrebbero aiutato a nascondersi e a smistare i pizzini. Il gip ha contestato ai due indagati l’aver garantito al capomafia una «prolungata assistenza finalizzata al soddisfacimento delle sue esigenze personali e al mantenimento dello stato di latitanza».

Lorena Lanceri, inoltre, sarebbe stata molto legata a Messina Denaro tanto da gestirne le comunicazioni con una serie di persone a lui particolarmente care. Il capomafia la chiamava Diletta e la stessa aveva una devozione particolare per il boss tanto da scrivergli messaggi particolari come “Il bello nella mia vita è stato quello di incontrarti, come se il destino decidesse di farsi perdonare, facendomi un regalo in gran stile. Quel regalo sei tu” oppure “Penso che qualsiasi donna nell’averti accanto si senta speciale ma soprattutto tu riesci a far diventare il nulla gli altri uomini”

Dall’ordinanza emergono altri particolari curiosi come il fatto che i coniugi, qualche giorno dopo l’arresto del latitante, si erano presentati alla stazione dei Carabinieri di Campobello dicendo di aver ospitato qualche volta a cena Francesco Salsi, un medico in pensione senza sapere che fosse Matteo Messina Denaro , e che avevano riconosciuto quando le immagini dell’arresto erano finite in Tv:

Le sue visite sono state ricostruite anche attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza piazzate nel paese.

L’inchiesta è coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia, dall’aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Piero Padova e Gianluca De Leo.

Il giudice per le indagini preliminari Alfredo Montalto ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Si lavora ancora per individuare altre pedine di Messina Denaro.

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