Consiglio Europeo, riduzione del 3% quote tonno per pescatori italiani. Corrao: “assenti il ministro Martina ed il sottosegretario Castiglione”.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
14 Dicembre 2017 11:16
Consiglio Europeo, riduzione del 3% quote tonno per pescatori italiani. Corrao: “assenti il ministro Martina ed il sottosegretario Castiglione”.

“Mentre il sottosegretario alla pesca Giuseppe Castiglione era in Italia a risolvere le beghe del suo partito in frantumi, a Bruxelles, il consiglio europeo, con voto unanime e favorevole del rappresentante mandato dal Governo italiano, decideva di ridurre di un ulteriore 3% la quota di pesca per il pesce spada per l’Italia, fissata attualmente a 3.736 tonnellate. Con un gravissimo danno quindi per i pescatori italiani, i cui peggiori nemici, sono proprio i politici italiani”.

A denunciarlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao che pubblica l’elenco (vedi foto n.2) dei rappresentanti istituzionali europei al tavolo del Consiglio Europeo del 12 dicembre 2017 e conclusosi nella mattinata odierna. “A quel tavolo – spiega Corrao– l’Italia ha inviato un funzionario anzichè un Ministro o un Sottosegretario, diversamente rispetto a quanto hanno fatto gli altri paesi.

Infatti mentre Spagna, Francia, Belgio hanno hanno inviato ministri e viceministri, soltanto l’Italia ha mandato un rappresentante permanente, mentre erano presenti persino i ministri di Lussemburgo e Repubblica Ceca che certamente non hanno grandi interessi per la pesca. Il nostro Paese quindi non si è opposto al compromesso finale sulla proposta di regolamento in merito alle opportunità di pesca 2018 nel suo complesso. Sono certo che proporrà il solito bluff di contestare successivamente le disposizioni sul pesce spada del Mediterraneo ma ovviamente sarà una mera facciata e non servirà a nulla.

I pescatori – aggiunge Corrao – ringraziano Martina, Castiglione e nel complesso, il governo italiano. Una volta presa la decisione ci troveremo a mendicare una ridistribuzione delle quote, nel frattempo le quote che saranno stabilite faranno aumentare il prezzo del pesce spada, come osservato con il tonno rosso, ma ad approfittarne non saranno di certo i nostri pescatori”.

“Evidentemente – sottolinea l’eurodeputato M5S – questi Paesi sono più capaci di difendere gli interessi dei loro pescatori, sempre ottimamente rappresentati in tutti i tavoli mondiali ed europei in cui si decide di pesca e mare. La decisione di penalizzare la pesca del pesce spada italiano a favore di un aumento delle quote marocchine e tunisine, potrebbe far pensare ai più maligni ad una sorta di baratto tra l’Ue e i paesi del nord Africa tra affari e gestione delle frontiere per i flussi dei migranti”.

“Siamo alle solite, con la complicità del governo italiano –conclude Ignazio Corrao (vedi foto di copertina)- ci stanno riducendo ad un mera infrastruttura a servizio degli interessi industriali della Germania, di quelli agroalimentari della Francia e degli interessi della pesca industriale spagnola. Stiamo soccombendo su tutti i fronti. Fra una decina di giorni ci sarà poco da festeggiare per migliaia di famiglie di pescatori che per centinaia di anni hanno portato avanti sostenibilmente, grazie a tecniche artigianali e non di grande scala, la cultura della pesca del pesce spada. Per loro nessun ministro, governo o coalizione di maggioranza sono riusciti a difendere la tradizione, il mestiere, l’identità marinara italiana”.

Francesco Mezzapelle

14-12-2017 12,00

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