Dall’altro lato della campagna elettorale: mai più promesse disattese, gli appelli dal mondo del volontariato alla futura amministrazione

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
20 Maggio 2015 15:47
Dall’altro lato della campagna elettorale: mai più promesse disattese, gli appelli dal mondo del volontariato alla futura amministrazione

Chi ha la pancia piena, dice un detto, non può capire chi ce l’ha vuota. Eppure, nel periodo che precede una qualsiasi tornata elettorale, ovvero in campagna elettorale, come per magia, i più diventano comprensivi e disponibili. Ma quante promesse da parte dei candidati poi eletti vengono disattese dopo?

Riprendendo l’appello rivolto dai parroci di Marsala alla futura amministrazione, “non ci sembra necessario fare l’elenco delle cose da fare e dei problemi da risolvere. Le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti. Vogliamo suggerire, solamente, alla futura amministrazione comunale di considerare priorità i poveri, le famiglie in difficoltà e i giovani senza lavoro».

Un appello simile arriva anche dall’associazione Marhaba Onlus, che posta su facebook la foto di un’agenda bella piena con su scritto “lista d’attesa”, accompagnata da: “Cari candidati alle amministrative che si terranno tra poco, questa è per voi”. La onlus, che assiste circa 400 famiglie disagiate, lamenta il fatto di non riuscire più a sostenere le spese di emergenza per i senzatetto e le famiglie più disperate.

“Siamo costretti ad integrare la cassa di tasca nostra”, dicono i volontari dell’associazione. “Che ne pensate di venirci a trovare?- scrivono rivolgendosi ai candidati alle amministrative- Che ne pensate di darci una mano? Di accettare gli 84586244 progetti presentati? Questa è la lista d’attesa di qualche anno fa, provate ad immaginare quanto sia aumentata di volume… nel frattempo le promesse non mantenute hanno sempre regnato sovrane!”.

Volontariamente nessun appello, invece, da parte del responsabile della Mensa Fraterna di Marsala, Aniello Esposito, evidentemente già disilluso dalle tante promesse mai mantenute. “Finora- ci dice- siamo riusciti a portare avanti il progetto della Fondazione San Vito anche grazie a tutte quelle persone di buona volontà che ogni tanto ci portano la spesa, ai sei panettieri marsalesi che a rotazione ci portano il pane, ai gestori generosi di alcuni bar”. “Certo- continua non senza amarezza- avremmo bisogno di più sostegno da parte dell’amministrazione comunale e dei sacerdoti, oltre che di più volontari…”.

Attualmente 10- 12 a rotazione, i volontari di quella che Aniello tiene a chiamare “Mensa Fraterna” e non “dei poveri”- “perché qui siamo tutti fratelli, siamo tutti uguali” dice-, si recano ogni giorno alle 10 nei locali di via Largo Stadio Municipale per preparare da mangiare a circa 30- 35 persone. “Ma d’inverno, a tavola, a volte siamo in 40- 45”.

Insomma, mentre c’è chi in questo periodo spende tutte le sue energie per accaparrarsi un buon numero di voti, c’è chi- tutto l’anno- si spende per gli altri, per quelli meno fortunati. E pensare, come dice Aniello, che “basterebbe davvero poco”.

 

Pamela Giampino

 

(foto dell'associazione Marhaba)

 

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