Si è celebrata oggi, lunedì 3 novembre 2025, presso il Tribunale di Marsala, l'udienza del procedimento che vede sul banco degli imputati Gianluca Spina, ex Commissario di Polizia, chiamato a rispondere del reato di diffamazione a seguito della denuncia sporta da Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, dinanzi al giudice monocratico, dott. Massimiliano Alagna, con l'accusa rappresentata dal Pubblico Ministero, dott.ssa Francesca Torre. La parte civile, Piera Maggio, è assistita dall'avvocato Giacomo Frazzitta.
L'udienza odierna è stata caratterizzata dalle richieste avanzate dal difensore dell'imputato, l'avvocato Federico Federico. Il legale ha formalizzato la richiesta di procedere con il rito abbreviato, una scelta processuale che consente di definire il giudizio allo stato degli atti, e ha ottenuto l'accoglimento da parte del Giudice.
Inoltre, l'avvocato Federico ha espresso la volontà di Gianluca Spina di sottoporsi all'esame dell'imputato. Anche questa richiesta è stata accolta, Spina verrà esaminato nella prossima udienza.
L'accusa di diffamazione si basa sul contenuto di alcuni video diffusi online da Gianluca Spina, il quale, dopo aver lasciato la Polizia di Stato a 32 anni per dedicarsi all'imprenditoria e alla consulenza in comunicazione non verbale e intelligenza emotiva (è titolare della Gianluca Spina Academy), ha focalizzato alcune sue analisi sul caso della scomparsa di Denise Pipitone.
In un video del 15 maggio 2024, Spina dichiara di aver analizzato un intervento televisivo di Piera Maggio (ospite Rai), e un precedente appello della donna risalente alle prime ore successive alla scomparsa della bambina. Spina asserisce nel video di aver rilevato delle "incongruenze" tra la mimica facciale di Piera Maggio e le sue dichiarazioni verbali.
In particolare, analizzando l'espressione della donna quando le veniva riferita la "devastazione" del dolore, Spina sostiene che la mimica facciale "sconfesserebbe il conduttore" (Milo Infante, n.d.A.), parlando di sarcasmo e di una bocca che "assume un ghigno, quel movimento è tipico del disprezzo" per l'eventualità che le persone potessero rivolgersi o disprezzassero le Autorità.
Spina avrebbe anche sostenuto, basandosi sulle microespressioni facciali, che la Maggio non fosse sotto l'effetto di sedativi e che la tristezza espressa sul volto fosse "molto probabilmente simulata", in quanto "il volto per metà esprime tristezza, e per l'altra metà no", notando l'assenza di lacrime: "non c'è nemmeno una lacrima".
In un altro appello in cui Piera Maggio lamentava con dolore il mancato impegno nelle ricerche e nella diffusione delle foto della figlia, Spina ha analizzato la rabbia espressa, asserendo che il tono fosse "sconfessato" dalla mimica della bocca, definendo tale indice come "indice di menzogna". Inoltre, Spina ha suggerito che Maggio avrebbe voluto indurre un senso di colpa in chi non assecondava la sua "necessità" di ricerca, e verrebbe sarcasticamente da dire si perdoni una madre e ogni genitore, se la scomparsa del proprio figlio rappresenta un'urgenza e una necessità. "Quando il volto per metà esprime tristezza, e per l'altra metà no, quella tristezza molto probabilmente è simulata", e infierisce ancor di più Spina, sul dolore di una madre a cui hanno appena sottratto la propria figlia, "In questa tutta questa sequenza segnalo un particolare, non c'è nemmeno una lacrima".
Spina entra nel merito della responsabilità, alla luce del fatto che le posizioni dei genitori sono state ampiamente vagliate, dato che Spina conclude asserendo che "questo è un tipico comportamento di chi cela la propria responsabilità, sottolineando quella degli altri. Perché nulla è mai come sembra".
Le conclusioni più estreme sarebbero state espresse in un video del 19 maggio 2024, in cui Spina ha asserito che Piera Maggio avrebbe mentito su tutta la linea specie riguardo le sue attività la mattina del rapimento, basando questa interpretazione sul gesto di toccarsi i capelli durante una trasmissione televisiva, gesto interpretato come probabile menzogna.
Il processo, ora incanalato nel rito abbreviato, procederà con l'esame dell'imputato Gianluca Spina per fare chiarezza su tali affermazioni.
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