Due salemitani assolti da rapina, ma condannati per lesioni e minacce ad ambulante tunisino

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
18 Settembre 2015 21:59
Due salemitani assolti da rapina, ma condannati per lesioni e minacce ad ambulante tunisino

Il Tribunale di Marsala ha condannato due salemitani per lesioni, minacce e danneggiamento, assolvendoli però dall’accusa di rapina. Vittima: un venditore ambulante tunisino (Fathalah Azzouz). I salemitani condannati il pregiudicato Dario Rizzotto e Francesco Graffeo.

Al primo sono stati inflitti 4 mesi di carcere, al secondo 5 mesi. Con i due era stato indagato anche Michele Rizzotto, fratello di Dario, ma questi è irreperibile dal settembre 2011. Non si è più trovato, né vivo né morto. Al nordafricano, secondo l’accusa, furono anche rubati diversi capi di abbigliamento esposti sulla bancarella e custoditi nel furgone. L’ambulante fu preso a calci e pugni e subì gravi lesioni.

La vittima presentò, poi, denuncia ai carabinieri di Salemi. A difendere i due imputati sono stati gli avvocati Melchiorre Palermo e Nicola Clemenza. Attualmente, intanto, Dario Rizzotto è in carcere a Piacenza con l’accusa di aver assassinato la compagna, la 37enne Daniela Puddu, gettandola dalla finestra al terzo piano del suo appartamento.

L’omicidio fu commesso la sera del 14 giugno 2014. Per questo il pregiudicato è stato arrestato lo scorso anno dai carabinieri di Fiorenzuola (Piacenza). Il delitto sarebbe stato commesso a conclusione di una lite scoppiata per gelosia. Subito dopo il fatto, però, Rizzotto, in precedenza denunciato per maltrattamenti all’ex moglie, disse ai carabinieri che Daniela Puddu si era suicidata lanciandosi dalla finestra. Una versione che non convinse gli investigatori.

P.A.

18/09/2015

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