Il concerto del Duo Aurilio, in programma domenica 9 novembre alle 18:00 al Teatro Sollima di Marsala, è uno degli eventi di punta della XXV Stagione Concertistica dell'Accademia Beethoven. La performance di Amedeo Francesco Aurilio al pianoforte e Vincenzo Aurilio al violino, padre e figlio, non è un semplice appuntamento culturale, ma un atto di resistenza estetica. Un vibrante inno alla bellezza che trova nel virtuosismo la sua più alta espressione di libertà. L’evento, promosso dall'Accademia Beethoven – istituzione tenuta viva con grande passione dal Presidente Cav.
Giuseppe Lo Cicero e dal Consiglio Direttivo – si colloca nel solco del trentesimo anno di vita e del quarto di secolo di Stagioni Concertistiche. La scelta di puntare sul Duo Aurilio per questa tappa significativa non è casuale. Amedeo Francesco Aurilio, pianista, vanta un curriculum di rigore, con diplomi e lauree con lode, studi all'Accademia Pontificia di Musica Sacra e la Cattedra al Conservatorio "G. Martucci" di Salerno. La sua esperienza internazionale, da Caracas a Osaka, lo rende un architetto del suono, capace di conferire al pianoforte un’autorità quasi orchestrale.
Al suo fianco, Vincenzo Aurilio incarna la nuova generazione di musicisti. Violinista e violista con il massimo dei voti, ha un profilo eclettico arricchito da Diplomi in Composizione Corale e Direzione d'Orchestra, oltre a una Laurea in Lingue. La sua formazione ampia e il ruolo di docente al Conservatorio "F. Cilea" di Reggio Calabria dimostrano una mente che rifiuta la specializzazione fine a se stessa, portando sul palco un lirismo che si fonde con il rigore paterno. La loro unione è la prova che l'affinità di sangue si traduce in una preziosa affinità timbrica, creando una simbiosi unica.
Il programma della serata è un manifesto di gusto e virtuosismo. Si aprirà con la Sonata n. 33 K 481 di Mozart, opera che richiede un dialogo sottile, soprattutto nell'Allegretto con variazioni finale, dove si confrontano l'esperienza di Amedeo e l'irruenza di Vincenzo. A seguire, il Preludio e Allegro di Pugnani-Kreisler promette di travolgere la platea con il fuoco sacro del virtuosismo. Questo sodalizio familiare è l'ultimo baluardo contro la frammentazione del palcoscenico, una simbiosi istintiva e irripetibile.
I tre pezzi di Martucci (op. 67) rappresentano un omaggio al gigante nostrano della musica, un tributo al Sud che guarda all'Europa, infuso dalla passionalità viscerale della radice italiana degli Aurilio. La Danza Andalusa di Granados-Kreisler, banco di prova per il violino di Vincenzo, richiederà agilità e un sottile pathos gitano, trasformando la danza in racconto universale. L'inclusione di brani come Le Ronde des Lutins di Bazzini non è una concessione, ma la dimostrazione che la tecnica sublime è il linguaggio della libertà artistica.
La serata si conclude con la Czardas di Monti, un colpo di grazia emotivo che richiede l'abbandono totale all'emozione popolare, inchiodando l'ascoltatore fino all'ultimo accordo. Il pubblico assisterà a una lezione magistrale di vita e arte. Il Teatro Sollima, per una sera, sarà il tempio di un virtuosismo non retorico, la prova che l'eredità artistica autentica è una spinta inarrestabile verso il futuro.
L'Accademia Beethoven, con la sua ininterrotta attività trentennale, non è un semplice contenitore ma un centro nevralgico della grande musica in Sicilia Occidentale. Sostiene una linea artistica in vigoroso crescendo, diventando un polo cruciale per lo scambio fruttuoso tra artisti internazionali e maestri locali. Questo dialogo ha contribuito a elevare la crescita culturale dell'area marsalese e trapanese. Non a caso, questa prestigiosa XXV Stagione Concertistica, per un pubblico maturo ed esigente, vanta i patrocini del Ministero della Cultura, dell’Assessorato allo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana e del Comune di Marsala.