Foto piene di colori e anima. In continuo dialogo con l’arte, grazie a un linguaggio nuovo e simbolico, tutto da scoprire. Scatti sorprendenti, che costruiscono e consegnano all’occhio attento di chi vuol scoprire, delle ‘ministorie’, dei flash che rimandano a un connubio.
E’ la fotografia creativa di Raffaele Rinaldi, palermitano, la cui suggestiva esperienza ‘estetica’ rivela una passione per il mondo delle immagini che si manifesta in una particolare forma di fotografia pubblicitaria nell’ambito dell’affascinante mondo della moda.
Sono foto che nascono da una serie di “accostamenti inconsueti”, con l’inserimento di elementi che di solito ci si aspetterebbe di trovare in altri contesti, e che qui, insieme alla modella, cambiano il loro significato. Ed ecco, allora, che nella serie “Sweet Beauty”, una torta di zucchero o una scatola di cioccolatini diventano un cappello, i cannoli - simbolo della deliziosa pasticceria siciliana - si trasformano in bigodini, mentre i rotoli di liquirizia vengono utilizzati per un’acconciatura della “Belle Epoque”, o la stessa figura femminile si trasforma in un uovo di pasqua o in un bignè. Oppure, ancora, una rete che intrappola qua e là qualche sardina, finisce per creare un insolito abito e un'acconciatura curiosa con cui il sofisticato fotografo si 'diverte' e libera il suo stile creativo.
Il suo progetto creativo prende corpo durante gli anni di studio presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze: nasce così la “Fruit Beauty”, dove la frutta diventa l’elemento simbolico d’eccellenza; i limoni e i fichi d’india, simboli della Sicilia, si trasformano nella corona di una regina, mentre l’uva diventa il bucolico cappello che adorna il capo di una modella. Per la serie “Toys Beauty“, ancora, il soggetto della fotografia viene interpretato da una giovane “matrioska” in carne ed ossa che esce fuori dalla tipica bambola di origini russe, o da un pinocchio che tiene i fili della donna.
“A differenza della pittura, la fotografia - spiega Raffaele Rinaldi - ha il bisogno assoluto di attingere al mondo reale per riuscire a descrivere un’idea. Se la pittura ha il vantaggio di poter inventare e creare il suo contenuto a partire dall’idea, la fotografia, per definizione, deve estrapolare tutti i suoi elementi dalla realtà, con le difficoltà che si incontrano se, ad esempio, si devono mettere in posa dei pappagalli inseparabili appositamente allevati allo stecco, o quando un rospo non vuole sapere di star fermo sul cappello del principe o, ancora, se i pesci rossi si nascondono tra i capelli della modella.
Di contro, c’è un vantaggio intrinseco nella fotografia, che un fotografo può sfruttare sapientemente: mentre la gente diffida della realtà della pittura, perché sa che il pittore può inventarsi ciò che vuole, crede invece alla realtà fotografica cosicché, quando vede la stessa situazione atipica fotografata, piuttosto che dipinta, rimane assai più colpito".
E così, il suo stile, elegante e creativo, esce dagli schemi tradizionali attraverso un ricercato utilizzo di variabili innovative, dando vita ad un’opera artistica unica nel suo genere. Come dimostra la pagina facebook dell’artista - https://www.facebook.com/raffaelerinaldifotografia/– che raccoglie i lavori prodotti e che in men che non si dica è già oggetto di visite dai numeri rilevanti.E tra i progetti futuri anche una serie di scatti incastonati nell’impareggiabile scenario delle Saline di Marsala.
Jana Cardinale
17-05-2016 10,30
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