Imprenditore con una lunga esperienza internazionale, Leonardo Curatolo ha deciso di tornare nella sua terra d'origine per mettere a disposizione della comunità le competenze maturate in oltre trent’anni di attività, trascorsi prevalentemente tra i Balcani e la Grecia. Leader e ideatore del movimento civico Marsala Futura, Curatolo si presenta come un volto nuovo per la politica locale, ma con le idee chiare: trasformare Marsala da città "ferma" a polo di attrazione per investimenti esteri, puntando su sicurezza, efficienza idrica e valorizzazione del patrimonio enogastronomico.
Di formazione pragmatica e dichiaratamente di centrodestra, Curatolo rifiuta l’etichetta di politico tradizionale, preferendo quella di amministratore al servizio dei cittadini, con l'obiettivo di invertire la rotta della fuga dei giovani e del degrado urbano.Lo abbiamo ascoltato ai nostri microfoni:
Leonardo Curatolo, lei ha vissuto trent’anni all’estero prima di tornare a Marsala. Cosa l’ha spinta a mettersi a disposizione della politica oggi?
Non mi definisco un politico "prestato", ma una persona che mette a disposizione la propria esperienza. Ho vissuto a lungo in Grecia e nei Balcani, lavorando sodo e imparando come si costruisce il futuro partendo da visioni concrete. Tornando a Marsala ho visto una città che non va come dovrebbe. Marsala non ha problemi strutturali irrisolvibili, ha solo bisogno di essere "messa a punto", come un motore che va regolato per tornare a correre.
Lei si dichiara un uomo di centrodestra, eppure il panorama politico locale appare molto frammentato. Qual è la posizione di Marsala Futura rispetto alle prossime amministrative?
Siamo e resteremo nel centrodestra. La frammentazione che si vede non è un segno di debolezza, ma il risultato del fatto che nel centrodestra ci sono molti personaggi forti e preparati. Trovare la quadra è più difficile proprio perché la qualità dei profili è alta. Tuttavia, i responsabili provinciali stanno valutando con attenzione. Da quello che sappiamo, la coalizione ha già deciso di non riconfermare il sindaco uscente Massimo Grillo. Noi collaboreremo con chiunque rappresenti un centrodestra unito che metta al primo posto i bisogni dei cittadini.
Uno dei temi più sentiti a Marsala è la sicurezza. Come pensa di intervenire il suo movimento?
Tutti parlano di sicurezza, noi abbiamo cercato le soluzioni tecniche. Abbiamo coinvolto ex esponenti delle forze dell'ordine nella nostra lista perché per parlare di sicurezza bisogna conoscere il campo. Ma sicurezza significa anche una Protezione Civile efficiente e piani di emergenza aggiornati. I genitori devono essere tranquilli quando i figli escono la sera; la città deve tornare a essere un luogo dove si cammina senza timore.
Lei ha accennato alla possibilità di attirare investitori stranieri. È un obiettivo realistico per Marsala?
Assolutamente sì. Ho già portato a Marsala dirigenti di grandi aziende estere con cui ho collaborato in Grecia. Ad Atene hanno trasformato un vecchio aeroporto abbandonato in una "città del futuro" grazie a investimenti privati. Perché non potremmo farlo anche noi? Marsala ha bisogno di aprirsi all'esterno, non solo per il turismo di ritorno, ma per attrarre capitali che creino lavoro vero.
Parliamo di agricoltura e risorse idriche: la Diga Trinità e la rete cittadina sono al collasso. Qual è la vostra proposta?
È inaccettabile che nel 2025 l'acqua arrivi ogni 3 o 4 giorni e che si continui a scaricare l'acqua della diga a mare mentre gli agricoltori restano a secco. L'amministrazione deve farsi carico dei suoi produttori. Oggi il nostro vino viene venduto sfuso a pochi centesimi a grandi marchi del Nord che poi si arricchiscono alle spalle dei nostri agricoltori. La politica deve cambiare: deve diventare il "padre di famiglia" che protegge le proprie aziende e non le lascia sole davanti alle banche.
Infine, i giovani. Come si ferma la diaspora verso il Nord o l’estero?
Dobbiamo dare fiducia ai ragazzi. Non serve solo dire loro "restate", serve creare le condizioni perché possano essere protagonisti qui. Vogliamo una Marsala che non sia solo una meta di vacanza per chi è già andato via, ma un centro di cultura e commercio dove un giovane possa vedere un futuro stabile. La nostra lista Marsala Futura è un mix di giovani, professionisti e agricoltori: persone che sanno la differenza tra una zappa e una penna e che sono pronte a rimboccarsi le maniche.