Marsala, false impiegate dell’Inps e delle Poste truffano anziani. Già un precedente anche a Mazara del Vallo.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
15 Febbraio 2015 09:47
Marsala, false impiegate dell’Inps e delle Poste truffano anziani. Già un precedente anche a Mazara del Vallo.

Che gli anziani siano sempre più le vittime predilette di ladri e scippatori questo già lo si sapeva. Adesso però il crescente popolo della terza età deve guardarsi bene da un'altra categoria di criminali e cioè i truffatori, anzi, per essere ancor più precisi, le truffatrici. Si tratta infatti di

donne piacenti che si preparano per bene presentandosi ai malcapitati come impiegate dell’Inps e delle Poste e chiedendo loro di farsi consegnare delle somme promettendo aumenti di pensioni o di interessi postali e addirittura rimborsi.

Le segnalazioni di casi di truffe di questo genere sono arrivate al Comune da parte del comando di Polizia Municipale. A Strasatti ad agire sarebbero state due false impiegate delle Poste, mentre nel centro di Marsala sarebbe stata una falsa ispettrice dell’Inps; in entrambi i casi le false impiegate distraggono l’anziano, si accaparrano i soldi e poi si dileguano facendo perdere le proprie tracce.

Chissà che non vi sia una vera e propria “impresa al femminile” specializzata in questo genere di furti e che agisce nel territorio non solo di Marsala ma anche di Mazara del Vallo dove nei giorni scorsi un anziano è stato truffato con lo stesso metodo. Ecco il racconto del figlio dello stesso anziano che ha denunciato la truffa alle forze dell’ordine.

“Lunedi' 26 gennaio intorno alle ore 9.30 due donne di età tra 35 e 40 anni si sono presentate a casa di mio padre (85 anni) che abita in via Vesuvio (zona Santa Maria di Gesù) presentandosi come impiegate dell'INPS e dicendo che dovevano fare una verifica sulle medicine che mio padre prende e che a partire da quest'anno non si pagano più. Mio padre, solo in casa in quanto sia io che abito sopra e mia sorella che abita con lui eravamo a lavoro, li ha fatti accomodare nel soggiorno.

Durante la permanenza –ha continuato il suo racconto il figlio dell’anziano- una delle donne le ha chiesto di andare a prendere le medicine e l'ha seguito in cucina mentre l'altra all'insaputa di mio padre si recava in camera da letto. Mentre la prima lo teneva a bada mettendoci addosso l'aggeggio per la pressione e distraendolo con il discorso delle medicine l'altra in camera da letto rovistava nei cassetti riuscendo a prelevare la somma di 1.000 euro che mio padre teneva per affrontare una spesa in questi.

Le due donne si sono dileguate dicendo a mio padre di stare seduto che andavano in macchina a prendere dei moduli da compilare e di aspettare il loro ritorno. Dopo un po' mio padre insospettito si è recato sull'uscio della porta e ha notato che non c'era più nessuno allora è corso in camera da letto e ha scoperto il danno. Avvisatomi dell'accaduto ho subito chiamato i Carabinieri che sono intervenuti tempestivamente. Dell'accaduto è stata fatta regolare denuncia contro ignoti”.

Francesco Mezzapelle

15-02-2015 10,40

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