Il primo tratto della ex via Giovanni Bovio, la strada che costeggia Villa del Rosario, è stata intitolata questa mattina alla professoressa Rosa Linares, primo consigliere donna della Dc a Marsala e promotrice di diverse iniziative benefiche e sociali.
La cerimonia si è svolta alla presenza dei figli Anna, Chino e Piera (Petronilla) nonché di tantissimi parenti e amici.
Dopo l’esecuzione dell’inno nazionale italiano è stato Padre Mariano Narciso a tracciare il suo ricordo di Rosa Linares. A questo momento ha fatto seguito la lettura del profilo della Professoressa Linares e quindi gli interventi del Presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano, del consigliere Flavio Coppola, del Presidente della Commissione Toponomastica Pietro Pizzo, del deputato regionale Stefano Pellegrino e del Sindaco Massimo Grillo.
A ringraziare i presenti per quanto fatto è stato, con voce rotta dall’emozione, il figlio Chino Russo.
Rosa Linares Russo Marsala 02 Febbraio 1911 - 08 Febbraio 1999
NOTA BIOGRAFICA Rosa Linares in Russo, fu Diego e Petronilla Tumbarello, nacque a Marsala il 02 Febbraio 1911. Fece gli studi ginnasiali.
Fu insignita dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica il 2 Giugno 1962, iscritta nell’elenco dei Cavalieri al n° 126474, serie 1° A. Gioacchino Aldo Ruggieri, nella pubblicazione “Accadde a Marsala 2”, scrive di voler ricordare “questa donna, che spesso dimenticano, perché è stata un simbolo di impegno femminile nel sociale, già prima, ma tanto prima, delle rivendicazioni femministe. Dal 1956 al 1960 fu consigliere comunale, unica donna della DC”. Nel 1960 fu Presidente dell’ECA, Ente Comunale di Assistenza.
Organizzò colonie estive per bambini e ragazzi bisognosi di cure elioterapiche e di vita all’aria aperta, con sede al “Campicello”, sito ora incorporato nella zona archeologica, che gestì con diligenza, serietà ed onestà, svolgendo attività di volontariato a favore dei meno fortunati. Fu la sua una scelta di vita, una capacità individuale di trascendere il privato nell’interesse della collettività, riuscendo contemporaneamente ad essere moglie, madre premurosa, sorella collaboratrice dell’amato fratello Andrea, nelle sue numerose iniziative sociali a vantaggio di tutti, nessuno escluso, e tutti accogliendo umile ed operosa.
Fu presente in tante iniziative associative, ACLI, CIF, CAF, ed anche culturali, nel tempo della rinascita civica dopo i disastri della seconda guerra mondiale che fulminò Marsala con il bombardamento dell’undici Maggio 1943, faticando, battagliando a favore della città, degli umili e dei bisognosi, per il bene comune. Scrive Celeste Barca nel “Vomere” del 28 Aprile 1990:<>. Mentre, Gioacchino Aldo Ruggieri, ricorda “Amava moltissimo Kormendi, scrittore ungherese pieno di sentimento e buona disposizione, ed anche Garcia Lorca”.
Fu anche vicina ai giovani dell’associazione culturale “San Tommaso”, coordinandoli nella preparazione delle recite, coinvolgendo altre donne per la realizzazione di costumi e scene. “Fu animatrice nei comitati civici che affiancavano i parroci nelle elezioni politiche e, nelle riunioni di partito – scrive sempre Gioacchino Aldo Ruggieri – ascoltava con religiosa attenzione, maturando risposte e proposte. Quando prendeva la parola gli animi si quietavano e ci aiutò sempre, in quelle riunioni, a trovare punti d’incontro dicendo:<>.” Questa fu Rosa Linares: una donna superiore, esile nel corpo e fortissima nel carattere, che espresse con decisioni sagge e un’umiltà frutto anch’essa di saggezza.
La sua vita terrena si concluse l’otto Febbraio 1999.