Sarà restaurata la chiesa di San Giuseppe, l’edificio sacro che chiude, ad ovest, il rettangolo di piazza della Repubblica. E i cui interni, con affreschi ormai in stato molto precario, sono sconosciuti alla maggior parte dei marsalesi.
La chiesa, infatti, di rado è aperta. Contestualmente saranno restaurati anche i locali annessi, che saranno “adibiti a residenza per l’assistenza degli anziani e di altri soggetti bisognosi, come strumento di promozione sociale e di lotta alla marginalità”. E’ quanto si legge nell’atto con cui il Comune invita una serie di altri alla conferenza di servizio indetta per acquisire i necessari pareri al progetto esecutivo e al primo “stralcio funzionale” dei lavori.
Alla riunione, il responsabile dell’Ufficio Tecnico, settore Lavori pubblici, l’ingegnere Luigi Andrea Palmeri, ha perciò invitato i rappresentanti della Soprintendenza ai Beni culturali, del Genio civile, del servizio di Igiene pubblica, il progettista del restauro, l’architetto marsalese Giovanni Nuzzo, ormai specializzatosi in questo settore (restauro ex chiesa San Giovannello, etc.), e naturalmente la Curia vescovile, che nel lontano luglio 1999 conferì all’architetto Nuzzo l’incarico di redigere un progetto di restauro.
Il tecnico consegnò il progetto esecutivo generale a fine ottobre 2000. Per 15 anni, però, il progetto è rimasto in una sorta di limbo (per rimanere nella terminologia religiosa). Lo scorso 8 giugno, infine, l’arciprete Giuseppe Ponte, al fine di reperire il necessario finanziamento, ha chiesto al Comune di approvare il progetto. E il 31 luglio la giunta Di Girolamo ha nominato l’ingegnere Palmeri responsabile unico del procedimento. Finalmente, si parte! Questa la scheda sull’edificio sacro redatta dall’architetto Giovanni Nuzzo: “La Chiesa di S. Giuseppe, con annessa canonica, appartiene alla Curia Vescovile di Mazara del Vallo ed è ubicata in Via XI Maggio a Marsala.
La costruzione risale al secolo XVI, poi completata nel 1780. La posizione privilegiata, tra Piazza Duomo e via XI Maggio, danno a questa chiesa, purtroppo manomessa all’esterno, una nota di rilievo tra gli edifici di culto Lilybetani. La facciata su Via XI Maggio è a due ordini distinti da una larga cornice marcapiano, delimitati agli angoli da forti paraste; l’insieme si completa con un coronamento a timpano, si distinguono inoltre il portale principale settecentesco, in marmo grigio e pietra tufacea, altri due portali coevi, che si aprono sulle due facciate laterali dell’edificio in piazza della Repubblica e in via Cammareri Scurti dove si trova anche il campanile arretrato rispetto all’attuale chiesa, che si presenta a due elevazioni e con una gradevole cupoletta quadrangolare inflessa, rivestita da verdi mattonelle.
L’interno a navata unica con due cappelle ricavate lungo ciascuna delle pareti longitudinali e riccamente decorato con affreschi purtroppo in stato assai precario di conservazione. La copertura della navata unica è con una struttura a volta con orditura lignea centinata in stuoie di canne con malta di calce e tetto a falde con copertura in tavolato di legno e tegole. I corpi di fabbrica annessi alla chiesa hanno l’accesso dalla piazzetta e dall’interno della chiesa. Al piano primo si accede con una scala da una zona di disimpegno. Interessanti sono gli affreschi, rappresentanti i fatti principali del patriarca d’Egitto, e nella volta centrale, la gloria di San Giuseppe, completa l’ambientazione barocca la macchina d’altare con ricca ornamentazione e i due organi in legno dorato e dipinto.
L’edificio svolge attualmente la sua funzione religiosa, come luogo di culto, ma lo stato di conservazione della chiesa e dei locali annessi risulta assai precario, si rende pertanto necessario un intervento di restauro conservativo, nell’intento di restituire alla città una delle chiese più belle di Marsala”.
A. P.
23/09/2015
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