Il consueto tempismo dell'avviso di pagamento della tassa sui rifiuti - Tari -, recapitato da qualche settimana agli utenti, si scontra con l'inconsueta, quanto sconcertante, variazione di importo.
Se cambiano le cifre di tassazione, le stesse cambiano in peggio, con aumenti che non risparmiano nessuna fascia di contribuenti.
Possibile che consumi e rifiuti aumentino con la tremenda crisi di liquidità che viviamo?
A causa della nuda presentazione del modello di pagamento, numerosi cittadini sono costretti a fare lunghe file nell'apposito Ufficio, per tentare di capirne di più.
Se questa è trasparenza, se questo è rispetto del Cittadino...
Nel merito, volendo tamponare la pessima gestione dei rifiuti locali, la regola maestra resta il ritocco in alto della tassazione, col risultato di avere comunque una raccolta disordinata e inefficiente.
Perchè non prendere atto del fallimento dell'intero servizio?
A che pro l'esternalizzazione di un servizio pubblico, l'igiene, che è indice di buon governo?
Non si vogliono rintracciare adesso i motivi di criticità evidenziati da questa Organizzazione fin dal momento in cui fu privatizzato il servizio, ma è inaccettabile continuare su questa via.
Se si pensa, poi, alle proposte e ai suggerimenti avanzati da Associazioni e singoli cittadini che non hanno avuto riscontro, per esempio tassare in base ai soli metri quadri o ai soli componenti del nucleo familiare, a che vale mantenere rapporti con un'Azienda così irragionevole?
E sa proprio di beffa continuare a pagare il tributo alla Provincia, soppressa e per di più...aumentato.
Altro che ripresa economica e dei consumi finchè i contribuenti saranno soffocati da questi iniqui balzelli.
(Comunicato stampa Cisl)
13/11/14 15,30
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