Mazara 2, nuovi alloggi, progetto dell’IACP di Trapani. Quartiere ancora senza servizi essenziali e con molti rischi…

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
15 Maggio 2020 10:17
Mazara 2, nuovi alloggi, progetto dell’IACP di Trapani. Quartiere ancora senza servizi essenziali e con molti rischi…

Ieri mattina, attraverso una nota, abbiamo appreso dal sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, la notizia dell’ammissione a finanziamento di un progetto di “Social Housing” (edilizia abitativa sociale) da realizzare nel quartiere di Mazara 2. A parte le dichiarazioni di ringraziamento al coordinatore provinciale di Forza Italia Toni Scilla il quale si sarebbe speso in prima persona (conferma del “feeling”, stabilito nelle precedenti elezioni amministrative, fra lo stesso ex onorevole mazarese e l’attuale primo cittadino), attraverso la stessa nota abbiamo appreso che il progetto, da realizzare con fondi della Comunità europea pari ad euro € 3.840.000, prevede “la riqualificazione dei due istituti scolastici di Mazara 2 da anni lasciati al totale degrado, che saranno trasformati in alloggi popolari ed in un grande luogo di animazione sociale per i giovani del quartiere”. Non avendo altra informazione specifica in merito allo stesso progetto (ente proponente e beneficiario del finanziamento? quanti alloggi da realizzare? Tempi? etc) abbiamo voluto pertanto approfondire la questione.

Così siamo venuti a conoscenza del Decreto, il DDG 453 del 19 marzo scorso, firmato dal dirigente generale dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Fulvio Bellomo, attraverso il quale si prevede l’ammissione a finanziamento di progetti (nell’ambito PO FESR 2014/2020 Asse 9 “Inclusione Sociale e lotta alla povertà”, Obiettivo Tematico 9, Priorità d'investimento 9.b, Azione 9.4.1. “Interventi di potenziamento del patrimonio pubblico esistente e di recupero di alloggi di proprietà pubblica dei Comuni e ex IACP per incrementare la disponibilità di alloggi sociali…”) da realizzare nei Comuni di Saponara, Taormina, Messina, Lentini, Castelvetrano, Mazara del Vallo, Valderice.

A presentare i progetti (per un totale superiore a 14 milioni di euro) per alcuni Comuni del Trapanese (quello di Castellammare non ammesso) è stato l’Istituto Autonomo Case Popolari di Trapani (beneficiario dei finanziamenti); l’IACP lo scorso febbraio avrebbe inviato i progetti al suddetto Assessorato regionale, guidato dall’on. Marco Falcone (esponente di Forza Italia nella Giunta Musumeci). Per quanto riguarda il progetto di “social housing” di Mazara 2, abbiamo appreso che lo scorso 16 dicembre vi era stato un sopralluogo nello stesso quartiere mazarese da parte del Commissario straordinario dell’IACP di Trapani, Fabrizio Pandolfo, e del direttore dello stesso Istituto, Pietro Savona.

Ad accogliere i vertici dell’Istituto Case Popolari di Trapani erano stati il coordinatore provinciale di Forza Italia, Toni Scilla, il sindaco Salvatore Quinci, e qualche tecnico comunale. Il fine della visita: la verifica dei locali della scuola “7 giugno 81”, non più utilizzati da qualche anno, per la loro trasformazione in alloggi popolari (più di una ventina); proposta avanzata e foraggiata sia da Toni Scilla e dal sindaco Quinci; pertanto sarebbe stato firmato un protocollo fra lo stesso IACP Trapani ed il Comune.

Al di là del finanziamento che dovrebbe arrivare e dell’iniziativa che appare lodevole, anche per la messa in moto di un settore quello dell’edilizia che negli ultimi anni sta vivendo una profonda crisi, ci chiediamo però: la realizzazione di questi nuovi alloggi e di un grande luogo di animazione quanto potrebbe essere funzionale alla “riqualificazione” (termine spesso utilizzato, anche impropriamente) di Mazara 2, negli ultimi decenni abbandonata a se stesso, qualora non si dotasse lo stessa di servizi essenziali in grado di ridare dignità ai circa 2mila residenti? Il quartiere di Mazara Due, a nord della città, sorto nel 1984 con l’arrivo di finanziamenti statali a seguito del terremoto del 7 giugno del 1981, rappresenta il più grande patrimonio immobiliare di case popolari di proprietà di un Comune nella Provincia di Trapani.

L’assegnazione degli alloggi fu decisa, nei requisiti di legge, da una Commissione Speciale Comunale presieduta dall’allora Pretore di Mazara. Con il canone di affitto agevolato gli alloggi furono consegnati alle famiglie che erano ospitati nella grande “roulottopoli” di via Potenza o in case di città con affitto corrisposto dal Comune; era tutte famiglie che erano state costrette ad abbandonare i loro alloggi distrutti o danneggiati dal terremoto. Venti alloggi furono concessi in proprietà per diritto di opzione ai cittadini che preferirono lasciare al Comune le loro case distrutte.

Mazara Due, confinante con la zona ove ospitati alcuni istituti scolastici superiori (Commerciale, Industriale e Istituto d’Arte), fu dotata di una chiesa parrocchiale con campetto di calcio, stazione dei carabinieri, scuola di primo grado, alloggio con suore educatrici, mercato con porticato, vani per uffici comunali ove operò inizialmente Ufficio Civile decentrato; di quelle strutture rimangono operativi solo la parrocchia Sant’Antonio da Padova e la stazione dei carabinieri; senza contare la mancanza di una farmacia, di un supermercato, e di altri servizi, vedi anche la mancanza del servizio della raccolta differenziata che invece avviene in altre parti della Città.

Per non parlare dello stato di degrado delle strade e delle aree pubbliche dove la  selvaggia vegetazione ha preso il sopravvento (vedi foto copertina). Dopo alcuni anni la dalla sua fondazione nel quartiere si verificò l’onda abusiva degli alloggi lasciati vuoti da famiglie emigrate al nord o all’estero o ritornate ad abitare nel centro città. Il Comune non pose rimedio e contrasto, anzi continuò nella poca attenzione al nuovo e popoloso quartiere. Ne è testimonianza l’abolizione dell’ufficio Case che curava la manutenzione degli alloggi ed il recupero degli affitti non pagati, oggi sono di diverse migliaia di euro in parte prescritti i canoni non pagati.

Numeri pesanti che hanno creato danno al bilancio comunale. La politica del Comune oggi è una lavagna vuota su Mazara 2 ove negli anni si è assistito al progressivo aumento di fenomeni di devianza sociale e dispersione scolastica; il quartiere è stato spesso teatro di operazioni delle forze dell’ordine finalizzate a contrastare la criminalità ed in particolare quella dedita al confezionamento e allo spaccio di droga. Insomma nel tempo il quartiere è divenuto, anche a causa della poca attenzione delle amministrazioni, un vero e proprio ghetto, utilizzato meramente come serbatoio elettorale per i politici di turno e nelle diverse campagne elettorali degli ultimi decenni che hanno visto molti candidati sia a sindaco che al consiglio comunale, (anche nelle ultime amministrative) passare da lì lasciando una promessa puntualmente mai mantenuta.

Vedremo cosa succederà quando i quarantennali edifici, mai manutentati, cominceranno a scricchiolare fino a cedere… Francesco Mezzapelle

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza