Irruzione della polizia nella scuola di Piazza Armerina, interviene Safina (PD)

Safina: "Atto di straordinaria gravità”

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
03 Marzo 2023 11:06
Irruzione della polizia nella scuola di Piazza Armerina, interviene Safina (PD)

Quello che è successo all'istituto Majorana-Cascino di Piazza Armerina è un fatto di straordinaria gravità. E’ assurdo che le forze dell’Ordine irrompano all’interno di una scuola dove è in corso un libero dibattito sulla legalizzazione delle droghe leggere chiedendo i documenti a studenti e insegnanti. Come se il solo parlare, discutere e studiare il fenomeno dell’utilizzo della cannabis sia sinonimo di accondiscendenza o peggio ancora di connivenza".

A dichiararlo è l'onorevole Dario Safina, deputato regionale del Partito Democratico all'Assemblea Regionale Siciliana.

"E’ dalla scuola - prosegue il parlamentare regionale - che i nostri figli vengono educati ed istruiti, oltre che dalle famiglie, ed è legittimo e sacrosanto che a scuola vengano affrontati argomenti che abbracciano tutti gli aspetti della vita reale, non solo quelli didattici. Ritengo intollerabile che liberi studenti in un libero Paese non possano discutere di qualunque argomento vogliano essi affrontare senza essere ‘controllati’ o ‘intimiditi’. E' già il secondo preoccupante caso che vede la scuola italiana, pur se in singoli episodi diversi l'uno dall'altra, ricevere attenzioni poco ortodosse da questo Governo. Ricordo a tutti, infatti, quanto avvenuto nei confronti della Preside Annalisa Savino, dirigente del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze, alla quale è arrivata una "reprimenda istituzionale" da parte del Ministro.

Se questa è la deriva verso cui vuole spingerci la destra di governo noi, con tutto il senso delle Istituzioni che rappresentiamo con la nostra carica, non possiamo non opporci con tutte le nostre forze, nel rispetto della giustizia, della legalità e della democrazia”.

"Laddove necessario - conclude l'onorevole Safina - sono pronto a scendere in strada con i cittadini per riaffermare il diritto allo studio certamente ma anche quello di pensare e dire così come garantito dall'articolo 21 della nostra bellissima Costituzione che qualcuno, temo, non conosce e non rispetta".

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