In merito alle recenti dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla direttrice del Parco Archeologico Lilibeo di Marsala, la stessa fa riferimento a presunti ritardi da parte del Comune di Marsala relativi ai lavori di ripristino dei corpi illuminanti della Platea Aelia. Sul punto, la dirigente del Settore Lavori Pubblici del Comune di Marsala, arch. Rosa Gandolfo, ritiene doveroso precisare quanto segue.
“Spiace apprendere tali affermazioni, che non riflettono il proficuo rapporto di collaborazione e dialogo istituzionale che ha finora caratterizzato l’azione congiunta tra Comune e Parco nella tutela di un bene archeologico di rilevanza storica e culturale per l’intera collettività. Si evidenzia, infatti, che nessun ritardo è imputabile al Comune di Marsala. Al contrario, risulta che sia stata la stessa Direttrice, con nota del 2 aprile scorso (prot. n. 36477), a richiedere una revisione del progetto già approvato e appaltato, nonostante fosse stato precedentemente oggetto di valutazione positiva da parte dell’Istituzione da lei rappresentata.
La revisione proposta, peraltro, comporta l’introduzione di lavorazioni e servizi ulteriori non pertinenti all’intervento iniziale – tra cui il rifacimento di un muro di 86 metri – con il concreto rischio di compromettere l’appalto in essere e allungare i tempi di realizzazione. Il Settore Lavori Pubblici e il Responsabile Unico del Progetto stanno attualmente procedendo a una scrupolosa valutazione tecnica e amministrativa delle richieste pervenute, al fine di contemperare le diverse esigenze espresse, nel rispetto degli obblighi contrattuali assunti e della normativa vigente.
Il Comune di Marsala ribadisce il proprio impegno a garantire, con la massima trasparenza e senso di responsabilità, il corretto svolgimento degli interventi programmati, nel rispetto degli obblighi contrattuali, nonchè a tutela del patrimonio storico e archeologico del territorio”.
NOTA STAMPA