Referendum 8-9 giugno: le questioni sui diritti dei lavoratori, sicurezza e cittadinanza

Cinque quesiti su licenziamenti, tutele, sicurezza e immigrazione.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
30 Maggio 2025 09:36
Referendum 8-9 giugno: le questioni sui diritti dei lavoratori, sicurezza e cittadinanza

Domenica 8 e lunedì 9 giugno si terranno i referendum in Italia, in concomitanza con le elezioni amministrative in diverse Regioni e comuni. Sono cinque quesiti referendari promossi principalmente da sindacati, come la Cgil, e da movimenti civici, focalizzati su questioni di lavoro, sicurezza e immigrazione.

Ecco un riassunto dei quesiti:

Contratto di lavoro a tutele crescenti – Disciplina dei licenziamenti illegittimi: AbrogazioneQuesto referendum chiede di abrogare la disciplina attuale sui licenziamenti previsti dal Jobs Act, che per le imprese con più di 15 dipendenti prevede che un lavoratore licenziato illegittimamente non abbia diritto al reintegro. La proposta mira a permettere il reintegro in questi casi.

Piccole imprese – Licenziamenti e indennità: Abrogazione parzialeAttualmente, i licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese prevedono un’indennità massima di sei mensilità. La proposta è di rimuovere questo limite, consentendo una maggior tutela economica ai lavoratori in tali condizioni.

Contratti a termine: Reintroduzione dell’obbligo di causalePer i contratti inferiori ai 12 mesi, si propone di reintrodurre l’obbligo di indicare una causale, per rafforzare la tutela dei lavoratori precari e limitare abusi nell’utilizzo di questi contratti.

Responsabilità infortuni sui cantieri: Ampliare la responsabilità del committenteLa norma attuale limita la responsabilità dell’azienda committente ai rischi generici. La proposta di referendum mira ad includere anche i rischi specifici legati agli incidenti, rafforzando la tutela sulla sicurezza del lavoro.

Cittadinanza italiana: Dimezzamento del tempo di residenzaSi propone di ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia richiesto agli stranieri maggiorenni extracomunitari per poter presentare domanda di cittadinanza.

Per essere validi, i referendum devono essere approvati con almeno il 50% + 1 degli aventi diritto al voto. Per la prima volta, potranno partecipare anche cittadini italiani residenti all’estero che, per motivi di studio, lavoro o cure mediche, si trovano da almeno tre mesi fuori dal proprio Comune di residenza e che optino di votare per corrispondenza, presentando apposita richiesta entro il 7 maggio. L'opzione va corredata da un documento d’identità valido e da una dichiarazione attestante i requisiti richiesti.

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