Ryanair cancella molti voli da Birgi, l’aeroporto rischia di chiudere nel disinteresse della politica

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
11 Settembre 2014 15:03
Ryanair cancella molti voli da Birgi, l’aeroporto rischia di chiudere nel disinteresse della politica

Ryanair ha iniziato a mettere on line sul proprio sito tutte le rotte per la Summer 2015 e ancora una volta Trapani risulta penalizzata. Mentre sul nuovo scalo di Comiso vengono riconfermate 6 rotte su sette, l'aeroporto di Birgi ne perde altre sei.

Su Comiso, infatti, ad oggi risultano confermate, con variazioni dei giorni in cui le rotte verranno operate, le tratte per Dublino, Londra Stansted (si volerà il venerdì e il lunedì), Roma Ciampino (che rimarrà giornaliero), Pisa (rimarrà quadrisettimanale con voli il lunedì, mercoledì, venerdì e domenica), Bruxelles Charleroi (si volerà il lunedì e il venerdì) e Francoforte Hahn (si volerà il mercoledì e la domenica). Solo del collegamento per Kaunas in Lituania non si sa ancora nulla

All'aeroporto di Trapani, invece, Ryanair conferma i voli per Ancona, Bologna, Bratislava, Bruxelles-Charleroi, Cracovia, Cuneo, Eindhoven, Francoforte-Hahn, Genova, Karlsruhe-Baden, Kaunas, Malta, Memmingen, Milano-Bergamo, Parigi-Beauvais, Parma, Pisa, Roma-Ciampino, Torino, Trieste, Treviso e Varsavia-Modlin. Al momento dunque risultano cancellati i collegamenti per Cagliari, Girona Barcellona, Goteborg, Maastricht, Manchester e Perugia.

Ma l'aeroporto di Trapani-Birgi rischia di chiudere nel disinteresse del Governo regionale e nel silenzio della politica siciliana. Eppure la Regione siciliana vanta una partecipazione del quarantanove per cento delle quote della società Airgest Spa che con il due per cento della Camera di Commercio di Trapani significa maggioranza assoluta.

A confermare le difficoltà dello scalo trapanese sono i dati del traffico aeroportuale che relegano all'ultimo posto l'aeroporto di Birgi tra i principali scali operanti in Sicilia. Una provincia turistica che rischia di avere inferto il colpo mortale, senza lo scalo di Birgi potrebbe definitivamente dire addio ai sogni di tanti imprenditori che hanno puntato sull'industria del turismo.

I numeri non sono casuali, ma soltanto l'effetto di uno stato di cose a dir poco paradossale. Dietro la perdita di passeggeri ci sono diverse criticità che amplificano la tendenza verso la possibile chiusura dello scalo 'Vincenzo Florio'.

I dati sul traffico aeroportuale in Sicilia sono molto chiari. Il neonato aeroporto "Pio La Torre" di Comiso, in un anno di vita ha superato i centocinquanta mila passeggeri e nei primi mesi del 2014 sono stati già novanta mila.

A Catania, l'aeroporto di Fontanarossa registra un costante aumento di passeggeri sia nazionali che provenienti dalle rotte internazionali. Anche l'aeroporto 'Falcone-Borsellino' di Palermo ha avuto una crescita, ma solamente di passeggeri nazionali. Trapani registra invece, come dicevamo, una costante riduzione del traffico aereo sia nazionale che internazionale.

Alla base della riduzione del traffico aereo a Birgi vi sarebbe un problema legato al contratto di comarketing stipulato con Ryanair. Un contratto oneroso che, attraverso una società pubblicitaria, appartenente alla compagnia aerea irlandese con sede a Dublino, prevedeva la promozione del territorio trapanese sulle riviste distribuite sugli aeromobili e negli aeroporti dove Ryanair fa scalo. Un accordo che garantiva, attraverso i voli di Ryanair, la presenza di un certo numero minimo annuo di passeggeri all'aeroporto 'Vincenzo Florio' di Birgi.

Prima a garantire il pagamento del contratto con Ryanair era la Provincia regionale di Trapani, azionista di maggioranza di Airgest. Con delibera di porto trapani Giunta del 12 settembre 2013 il Governo regionale di Rosario Crocetta ha deliberato l'acquisto, per la modica cifra di un milione e 200 mila euro, delle azioni della Provincia regionale di Trapani. Una valutazione assolutamente al ribasso rispetto al reale valore delle quote di Airgest e che si giustificava dalla necessità di salvare l'aeroporto di Birgi dalla chiusura facendo entrare come socio la Regione siciliana.

Lo stesso governatore Crocetta sull'acquisto delle quote della società aeroportuale trapanese aveva dichiarato: "Abbiamo deliberato l'acquisto delle azioni appartenenti alla Provincia di Trapani relative all'aeroporto di Birgi. Con tale atto, la Giunta acquista, per un valore di un milione e duecentomila euro, azioni che potrebbero essere valutate oltre i 10 milioni e salva l'aeroporto di Trapani".

Va ricordato che la Provincia di Trapani era già in liquidazione ed il commissario straordinario che ha avallato la vendita, all'epoca dei fatti, era Darco Pellos, nominato dallo stesso Crocetta. Cosa accade però? Nessuno onora il contratto stipulato con Ryanair di due milioni e 900 mila euro all'anno per cinque anni. Dal canto suo, il Governo regionale nulla ha fatto per intervenire.

E siamo ai nostri giorni. La Camera di Commercio di Trapani, vista la difficoltà di trovare venti milioni circa per cinque anni pena la perdita della compagnia aerea di Dublino e la chiusura dello scalo aeroportuale, aveva assunto l'impegno di invitare tutti i 24 Comuni della provincia di Trapani per convincerli a contribuire, in quota parte, al pagamento della costo annuale del contratto di comarketing entrando nella compagine sociale di Airgest.

Ad oggi nessun Comune ha risposto all'appello, ad eccezione di Marsala, l'ex sindaco Giulia Adamo, già presidente della Provincia di Trapani, le quote di Airgest le ha acquistate direttamente da quelle possedute dall'ente camerale. È strana la vicenda del rapporto tra i Comuni trapanesi e Airgest. 

Per fare fronte all'oneroso contratto con Ryanair si era parlato diverse volte di una ricapitalizzazione dell'Airgest, per permettere l'ingresso, anche con quote simboliche dei Comuni. Operazione che non si è mai concretizzata. Chissà perché! L'unico Comune ad essere entrato come socio di Airgest, lo ripetiamo, è Marsala che ha acquistato dieci azioni simboliche dalla Camera di Commercio di Trapani, garantendosi il voto in sede di approvazione del bilancio.

Stranezza su una vicenda che qualche lato oscuro ce l'ha. Il risultato finale di questa trattativa, difatti, era chiara dal principio. I Comuni siciliani, oggi, sono i crisi finanziaria. Quindi niente versamenti, niente servizi. Ryanair a poco a poco sta smobilitando. La Camera di Commercio, come dicevamo, si trova adesso nell'imbarazzo di non riuscire a governare la crisi che potrebbe sfociare nella chiusura dello scalo di Birgi.

E il Governo regionale che ha acquistato le azioni dalla Provincia regionale di Trapani che cosa ha fatto? Nulla! Eppure è subentrato, stante alle parole del presidente Crocetta, proprio per salvare lo scalo trapanese. Ad oggi pero, tanto per cambiare, solo parole e nulla più. La compagnia irlandese ha così avviato una fase nuova che prevede lo spostamento dei voli su Comiso e Palermo. In molti saranno così contenti a Palazzo d'Orleans e Palazzo dei Normanni.

Francesco Mezzapelle

11-09-2014 16,45

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