Sul destino dell’Aeroporto di Birgi e dei voli Ryanair pesano le mancanze della Regione Siciliana e della politica sul territorio.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
28 Ottobre 2016 10:17
Sul destino dell’Aeroporto di Birgi e dei voli Ryanair pesano le mancanze della Regione Siciliana e della politica sul territorio.

I presidenti delle Associazioni Provinciali dell’Artigianato di Trapani U.P.I.A.-Casartigiani e C.N.A., rispettivamente Mario Toscano e Luigi Giacalone, hanno inviato una nota congiunta in merito alla scottante questione dell’Aeroporto di Birgi e del contratto co-marketing con Ryanair.

La nota è stata inviata a tutti i sindaci della Provincia di Trapani, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, all’assessore regionale all’Economia Alessandro Baccei, ai deputati regionali, ai deputati e senatori nazionali, al Prefetto Giuseppe Priolo, al Presidente della Camera di Commercio Giuseppe Pace, al commissario del Libero Consorzio di Trapani ai sindacati e associazioni di categoria, esprimono “forte preoccupazione per la situazione di grande incertezza che si è venuta a creare con la compagnia Irlandese Ryanair e l’aeroporto “Vincenzo Florio” di Trapani a causa dell’imminente scadenza del 31 marzo 2017 del contratto di co-marketing sottoscritto tra i comuni della provincia di Trapani coordinati fino ad ieri dalla Camera di commercio e la compagnia Ryanair, nonchè la mancanza a tutt’oggi di programmazione e della sottoscrizione di un nuovo contratto per il prossimo triennio 2017-2019 che mettono a serio rischio la permanenza di Ryanair e il futuro dell’aeroporto”.

“Le responsabilità –scrivono Toscano e Giacalone- da addebitare a vario titolo sia alla Regione Siciliana detentrice del 51% delle quote dell’Airgest (il cui bilancio è in perdita per 15 milioni di euro e non può garantire un nuovo contratto con Ryanair per la propria quota di competenza di circa 3,5 milioni) sia ai comuni che ancora non hanno rispettato e versato totalmente le quote previste dal contratto di co-marketing (2.225.000,00) e ancora peggio a chi non ha voluto sottoscrivere il contratto dimostrando disinteresse per la crescita del nostro territorio.Ad aggravare la situazione di incertezza e il “vacazio” che si è venuto a creare con la riforma delle Camere di commercio che di fatto non consente alla Camera di Commercio di Trapani di potere svolgere il ruolo di coordinamento con i comuni e le elezioni degli organi del Libero Consorzio dei comuni (ex Provincia regionale di Trapani) previsti per il 20 novembre prossimo e rinviate per il 26 febbraio 2017.

Alla luce di tutto ciò, ci si augura che l’aeroporto non diventi lo strumento delle beghe politiche a vari livelli, ma semmai lo strumento di unione e di interesse politico per tutti coloro i quali vogliono davvero bene al nostro territorio, attivandosi per garantire la gestione e la programmazione dell’aeroporto che oggi non può prescindere da Ryanair.

Il Turismo e il suo indotto rappresentano una realtà del territorio trapanese (più di 1,5 milioni di passeggeri l’anno) che coinvolge tutti i comuni, le attività imprenditoriali e le famiglie. Ognuno faccia la propria parte e si assuma le responsabilità.

Intanto -conclude così la nota- si chiede, nell’immediato, al Presidente della Camera di Commercio di Trapani di continuare a coordinare il tavolo dei comuni fino all’insediamento del nuovo c.d.a. del libero consorzio dei comuni di Trapani, che la regione inserisca nella propria finanziaria i finanziamenti per l’Airgest, nonché ai comuni di regolarizzare le proprie quote ed al governo nazionale che si faccia da garante nei confronti di Ryanair”.

Ma la situazione è davvero difficile in quanto l’ente gestore dell’Aeroporto di Birgi, cioè l’Airgest, ha un un bilancio in perdita da qui il problema di chiudere l’accordo con Ryanair.

Dalla stessa Ryanair le notizie non sono certamente buone nonostante la compagnia irlandese abbia annunciato di aver riaperto le prenotazioni dei voli da e per Birgi anche dopo il 30 marzo che fino a qualche giorni risultavano chiuse provocando un grande disagio e preoccupazioni da parte di moltissimi cittadini della Provincia.

Niall O’Connor, direttore – Route Development di Ryanair, ha infatti inviato una nota al Presidente dell’Aeroporto Vincenzo Florio, Franco Giudice, attraverso al quale però si annuncia anche che le prenotazioni saranno possibili fino al 28 di novembre. Insomma un ulteriore ultimatum per trovare l’accordo di co-marketing in scadenza proprio il prossimo marzo e senza il quale la Compagnia di Micheal O’Leary non è disposta a restare la prossima stagione di Birgi.

O’Connor il 16 novembre dovrebbe incontrare a Palermo l’Assessore regionale alle infrastrutture Mobilità Giovanni Pistorio e quello all’Economia e Bilancio Alessandro Baccei. Qualora l’accordi co-marketing andasse a buon fine sarebbero garantite 17 tratte dall’Aeroporto di Birgi. Ma ci sarebbero delle tratte tagliate, quelle di Treviso e Torino che potrebbero far scendere di circa 200.000 il numero dei passeggeri che transitano da Birgi, ad oggi circa un milione e mezzo l’anno.

Una cosa è certa Ryanair stavolta non si accontenterà delle solite promesse “politiche” dalla Regione Siciliana che sembra sempre di più voler incentivare l’Aeroporto di Punta Raisi e quello di Comiso. Da verificare anche l’operato dell’Assessore Baccei che risulta in verità un “commissario” voluto in Sicilia dal premier Matteo Renzi al fine di garantire il rispetto dei patti e la garanzia al Governo Crocetta. Ancora una volta le scelte politiche influiscono sul destino circa lo sviluppo di un territorio, quello trapanese, negli ultimi anni ridotto ad un bacino prettamente elettorale con la complicità di molti “satrapi” locali.

Chissà se a presagio di quanto sta accadendo a Birgi non via sia quella pagina in allestimento (vedi foto n.1) sul sito dell’Airgest ( http://www.airgest.it/turismo-e-territorio-cosa-vedere.asp ) dove dovrebbe essere indicato, Città per Città, cosa fare e vedere in Provincia di Trapani. Vale lo stesso nelle sezioni “dove dormire” e "Come Muoversi”. Ad oggi il niente! Bel biglietto da visita per i turisti.

Francesco Mezzapelle

28-10-2016 12,00

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