Terzo e ultimo weekend delle Vie dei Tesori a Marsala

Dalle mura puniche ai baluardi spagnoli, apre la barocca Chiesa di san Giuseppe. Sabato 25 e domenica 26 ottobre

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
21 Ottobre 2025 15:20
Terzo e ultimo weekend delle Vie dei Tesori a Marsala

Sarà l’architetto Enrico Caruso, già direttore del parco archeologico Lilibeo a condurre sabato mattina alle 10 alla scoperta della Marsala difensiva, dal fossato e le antiche fortificazioni puniche, ai bastioni di avvistamento cinquecenteschi, affascinati da storie, aneddoti e curiosità. Un vero viaggio nella Marsala attraverso i secoli che si potrà completare con la visita ai diversi luoghi aperti in questo terzo e ultimo weekend – sabato 25 e domenica 26 ottobre - delle Vie dei Tesori.

Ai quali si aggiunge la splendida chiesa di San Giuseppe costruita a fine XVI secolo, anche se la canonica e il campanile probabilmente verranno aggiunti solo nel 1700, quando la chiesa viene ingrandita dall’Ordine dei Minimi, decorata, affrescata e forse sopraelevata. È un vero scrigno barocco, riccamente decorato con affreschi che ricordano i marmi mischi e incorniciano le opere del pittore trapanese Giuseppe Felice; colori sfavillanti per il Patriarca d’Egitto e, sulla volta centrale, la “Gloria di San Giuseppe”; sontuosi la macchina d’altare e i due organi in legno dorato e dipinto.E da non perdere è anche il raffinato Teatro Eliodoro Sollima, costruito a inizio ‘800 da un mecenate, tale Giovanni Nuccio che alla sua morte decise che la sala dovesse essere misteriosamente dismessa: ma i marsalesi insorsero e riacquistarono il loro teatro.

La prima stagione fu nel 1850, nel 1916 qui andò in scena l’opera scomparsa di Leoncavallo, “Goffredo Mameli”. Sarà l’architetto Enrico Caruso, già direttore del parco archeologico Lilibeo a condurre sabato mattina alle 10 alla scoperta della Marsala difensiva, dal fossato e le antiche fortificazioni puniche, ai bastioni di avvistamento cinquecenteschi, affascinati da storie, aneddoti e curiosità. Un vero viaggio nella Marsala attraverso i secoli che si potrà completare con la visita ai diversi luoghi aperti in questo terzo e ultimo weekend – sabato 25 e domenica 26 ottobre - delle Vie dei Tesori.

Ai quali si aggiunge la splendida chiesa di San Giuseppe costruita a fine XVI secolo, anche se la canonica e il campanile probabilmente verranno aggiunti solo nel 1700, quando la chiesa viene ingrandita dall’Ordine dei Minimi, decorata, affrescata e forse sopraelevata. È un vero scrigno barocco, riccamente decorato con affreschi che ricordano i marmi mischi e incorniciano le opere del pittore trapanese Giuseppe Felice; colori sfavillanti per il Patriarca d’Egitto e, sulla volta centrale, la “Gloria di San Giuseppe”; sontuosi la macchina d’altare e i due organi in legno dorato e dipinto.E da non perdere è anche il raffinato Teatro Eliodoro Sollima, costruito a inizio ‘800 da un mecenate, tale Giovanni Nuccio che alla sua morte decise che la sala dovesse essere misteriosamente dismessa: ma i marsalesi insorsero e riacquistarono il loro teatro.

La prima stagione fu nel 1850, nel 1916 qui andò in scena l’opera scomparsa di Leoncavallo, “Goffredo Mameli”.Ma sarà anche l’ultima occasione per visitare tutti gli altri luoghi che fanno parte del festival: lo scorso settimana si è aggiunta la stanza dove Paolo Borsellino lavorò per oltre cinque anni, dall’agosto del 1986 al marzo del 1992, dentro l’ex Palazzo di Giustizia, ideata dall’Associazione Nazionale Magistrati. Poi (solo sabato) l’istituto agrario Abele Damiani, ex convento San Carlo che da metà ‘800 in poi accolse trovatelli e ragazzi non abbienti: qui la visita sarà guidata dagli attuali studenti, partendo dal giardino storico, dove nel 1862 sostò Garibaldi. 

Sarà di nuovo aperto l’itinerario archeologicocostruito con il Parco di Lilibeo: un percorso che unisce luoghi simbolo – le straordinarie Latomie Niccolini, le rose e i melograni dell’ipogeo di Crispia Salvia, la latomia di Santa Maria della Grotta–, passa dalla chiesa di San Giovanni e dall’antro dove, leggenda vuole, vivesse una sibilla a cui ci si rivolgeva per conoscere il futuro; tornano anche il campanile del Carmine che “oscilla” come una meraviglia barocca, Palazzo VII aprile sede del Comune el’appena rinnovato complesso monumentale San Pietro.

Le esperienze comprendono il volo in Piper da Birgi alle Egadi, tra Favignana e Levanzo; le sessioni di yoga tra i monumenti domenica alle 18, e i laboratori di ricamo e merletto al Circolo-Punto Scuola; la passeggiata al Parco delle Cave, dove la pietra racconta il lavoro e la fatica degli uomini; e dove si seguiranno percorsi a piedi tra pareti rocciose imponenti scavate dall’uomo, e suggestivi anfratti. Infine il percorso legato al vino: dal novello museo John Woodhouse dentro Palazzo Fici, dove si potranno degustare tre vini a cura dell’Enoteca della Strada del Vino di Marsala, alla visita alle cantine Pellegrino e Curatolo Arini; che proprio sabato alle 18 festeggia i suoi primi 150 anni di vita, da quel lontano 1875 in cui fu fondata nel baglio storico alle porte di Marsala: la cantina festeggerà tra calici, una mostra di pittura nella bottaia e un concerto live nella sala degustazioni sotto le volte di tufo.

Le Vie dei Tesori a Marsala è costruito con Nonovento, con la collaborazione del Comunee del Parco archeologico Lilibeo, con il supporto del main sponsor Unicredit, ed è parte del progetto internazionale CHORAL. Patrocinio della Camera dei deputati, del ministero della Cultura, sostenuto dall’assessorato al Turismo della Regione siciliana attraverso i fondi Funt del ministero del Turismo.

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