TRAPANI – L’interpellanza di Salone su qualità e servizi della mensa scolastica.

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
23 Febbraio 2016 13:48
TRAPANI – L’interpellanza di Salone su qualità e servizi della mensa scolastica.

Servizio di mensa scolastica iniziato in ritardo e frutta intera non sbucciata ai bambini. Interpellanza di Salone: «necessaria la sinergia tra amministrazione comunale e le famiglie per gli indispensabili controlli sulla qualità del servizio».

«Il servizio di mensa e refezione scolastica anche quest'anno è partito puntualmente in ritardo». Una amara affermazione del consigliere Francesco Salone che su tale ritardo e su altri temi che riguardano il servizio è intervenuto presso l'amministrazione comunale presentando una interpellanza al sindaco ed all'assessore alla Pubblica Istruzione.«Quest'anno il servizio mensa - ricorda Salone - è partito a metà novembre, mentre il tempo pieno per i bambini è iniziato a metà ottobre.

Lo scorso anno il servizio è iniziato a Dicembre. Il dato in particolare si riferisce al primo circolo didattico che riunisce la scuola materna Ascanio e le elementari San Pietro, ma non credo sia dissimile rispetto ad altre scuole che fruiscono dello stesso servizio mensa».«L'interpellanza - continua Salone - ha lo scopo di comprendere le ragioni di tali ritardi, a mio avviso non giustificabili considerato che si tratta di un contratto aperto, quindi un servizio per il quale non dovevano essere avviate procedure di gara, il cui fornitore è già noto ed opererà per il comune fino ad esaurimento delle somme poste a gara».Nell'atto ispettivo, inoltre, viene posta attenzione su alcuni aspetti del servizio: «Mi risulta che la frutta di stagione viene servita ai bambini non sbucciata, anziché in confezioni snack, circostanza che rischia di disincentivare il consumo di frutta.

Mi risulta che non sia attivo, né mai sia stato attivato un comitato di controllo dei genitori sul ciclo di confezionamento delle pietanze, sulle procedure e sui tempi di consegna, organismo previsto in molte altre scuole e comuni del Paese. Mi risulta che l'amministrazione non pone la adeguata attenzione sullo svolgimento del servizio che ha la duplice funzione di alimentare i bambini e di educarli al rapporto con i cibi sani».All'atto ispettivo sono stati allegate le linee guida per la valutazione della qualità della ristorazione scolastica applicate nei comuni di Genova e di Sezze (LT).

«Sono due esempi di come si possa svolgere al meglio un servizio per la propria comunità. Per amministrare decentemente a volte basta sapere copiare dalle buone pratiche di altri comuni» conclude Salone.L'interpellanza è stata inviata per conoscenza all'ASP di Trapani ed ai carabinieri del NAS.Eccone il testo:

INTERPELLANZA

SERVIZIO DI MENSA E REFEZIONE SCOLASTICA NELLE SCUOLE MATERNE ED ELEMENTARI. IL CASO DEL I CIRCOLO DIDATTICO. RITARDI NELL'INIZIO DEL SERVIZIO E AUSPICATE MISURE DI CONTROLLO QUALITA' E SORVEGLIANZA.

DESTINATARI:

Al sindaco, all'assessore alla Pubblica Istruzione, all'assessore Affari generali e Legali premesso che:

presso il I Circolo didattico Leonardo Da Vinci di Trapani, Scuola elementare San Pietro e scuola materna Ascanio, e presso altre scuole materne ed elementari del territorio comunale è attivo il servizio di mensa scolastica operato dalla ditta Le Palme & C s.a.s. corrente in Paceco nella via San Francesco, 45, con sede operativa per la cottura e confezionamento dei pasti in via Milo 16/18, in forza di un servizio a contratto aperto stipulato con questo comune a partire dall'ottobre 2010 e sino a totale utilizzo dell'impegno finanziario;

rilevato che presso il Circolo didattico indicato il servizio di mensa e refezione scolastica è iniziato la terza settimana di novembre, quindi con grave ritardo rispetto all'inizio dell'anno scolastico e, soprattutto, più di un mese dopo rispetto all'inizio del tempo pieno attivato dalla scuola lunedì 12 di ottobre 2015, presumibilmente tempistiche e analoghi ritardi si devono immaginare per le altre scuole del territorio comunale;rilevato che a far data dal 12 ottobre 2015 i genitori degli alunni delle scuole del I Circolo hanno dovuto sopperire fornendo pasti freddi confezionati in casa, sostituivi di quelli previsti a scuola, e che per il procrastinarsi della data di avvio del servizio mensa i rappresentanti dei genitori nei consigli di interclasse e intersezione scrivendo una nota, datata 5 novembre 2015, hanno segnalato al dirigente scolastico, all'assessore alla pubblica istruzione e per conoscenza alla ditta Le Palme, il grave ritardo, osservando inoltre che il pasto confezionato in casa «non garantisce le giuste tutele e valori educativi che invece il servizio di refezione scolastica professionale assicura»;rilevato che analoga circostanza è stata registrata anche lo scorso anno scolastico 2014/2015, quando il servizio di mensa è iniziato, addirittura, nel mese di dicembre;rilevato che il costo di partecipazione per le famiglie, in base al reddito, è fino a 7 euro a pasto, e che sia ai bambini della scuola materna a partire da 3 anni, sia ai bambini delle elementari fino ai 10 anni, viene servito lo stesso identico menù senza alcuna differenziazione di tipo nutrizionale;rilevato che, ad oggi, non esiste presso il primo circolo didattico, e risulta allo scrivente presso nessuna altra scuola, un comitato mensa dei genitori per il controllo dei pasti, dei luoghi di cottura e confezionamento, tempi di distribuzione dei pasti a tavola;rilevato che nel recente passato un certo "controllo" veniva empiricamente e soggettivamente svolto dalle singole famiglie attraverso le rimanenze dei pasti che i bambini potevano portare a casa (nella vaschette ancora sigillate), mentre a partire da quest'anno ciò non è più possibile ed il cibo avanzato viene trattenuto e, presume lo scrivente, gettato e che quest’ultimo aspetto rappresenta uno spreco inaccettabile e una pratica fortemente diseducativa per i bambini cui si dà una immagine deteriore del consumo alimentare;rilevato che il servizio di somministrazione dei pasti nel I Circolo ha inizio alle 11.45 circa e che la frutta di stagione che compare nei menù (mele, pere, arance) viene servita ai bambini intera e non sbucciata, evidentemente fidando sulla loro capacità manuale, nonché di uso in sicurezza dei coltelli (di plastica) e che la circostanza non è di poca importanza se si pensa a quanto i bambini più piccoli possano essere disincentivati al consumo di frutta se non già preparata per loro in porzioni;rilevato che è sempre più diffusa in mense scolastiche di altri comuni nel resto d'Italia la distribuzione nelle mense scolastiche di frutta già tagliata e confezionata in buste monodose, per incoraggiare i bambini a mangiarne di più (ad esclusione delle mele delle quali viene incoraggiato il consumo con buccia);rilevato che negli ultimi tre anni la distribuzione di frutta monodose e di macedonie fresche, come spuntino prima del pasto, o nel pomeriggio lontano dal pasto, ha preso piede in molti istituti scolastici per iniziativa congiunta dei Ministeri della Pubblica istruzione e della Salute ed inoltre tale prassi è stata inserita a tra le «best practice» accreditate dalla Commissione Europea;rilevato che il capitolato speciale d'appalto che regola il rapporto tra il Comune di Trapani e la ditta Le Palme prevede che compito della ditta appaltatrice è:a) provvedere, sulla base delle indicazioni fornite dalla Amministrazione Comunale, alla stampa e alla distribuzione agli utenti del materiale informativo relativo all'esatta composizione dei menù, invernale e primaverile;b) attivare incontri-laboratori, rivolti ai genitori e alle classi, al fine di offrire l'opportunità di far conoscere le procedure di produzione in un quadro di trasparenza della propria attività, nonché la disponibilità a partecipare, quando richiesto, ad incontri con insegnanti per la condivisione delle varie problematiche del servizio;rilevato che, sempre nel capitolato speciale, è scritto che il Comune si riserva la facoltà di effettuare, in ogni momento, qualunque controllo sulla buona esecuzione del contratto, accedendo ai locali di produzione, stoccaggio e distribuzione, nonché ai mezzi di trasporto utilizzati.

Ed ancora che la ditta dovrà predisporre appositi stampati, atti a verificare, nelle scuole, le seguenti caratteristiche del servizio erogato:- puntualità di consegna- temperatura dei componenti il pasto- gradibilità del pasto- rispetto delle grammature previste- altri aspetti ritenuti significativi per la qualità del servizioper conoscere se ritengano accettabile i ritardi con cui è partito il servizio mensa presso il I Circolo didattico nel corrente anno scolastico e nel precedente 2014/2015 e se tali ritardi sono comuni ad altri circoli ove eventualmente sia attivo il servizio mensa;per conoscere le ragioni per le quali, visto che si tratta di un contratto aperto per la mensa e refezione scolastica, gli uffici accumulano un ritardo di settimane nella sua attivazione con la ditta aggiudicataria Le Palme e quindi nell'inizio del servizio mensa;per conoscere le ragioni per cui a partire da quest'anno non è stato più consentito ai bambini di portare a casa il cibo avanzato (ovviamente ci si riferisce al cibo confezionato e sigillato in vaschette da trasporto) e quali siano le ragioni per cui ai bambini, anche a quelli di più tenera età, la frutta di stagione viene servita intera e con buccia con tutte le difficoltà del caso e se ciò sia previsto dalle regole di mensa e contrattuali;per conoscere se l'assenza della frutta snack, cioè la frutta tagliata a pezzetti già pronta per essere consumata dai bambini come merenda sana, e la consuetudine invece di servire frutti interi con la buccia non siano determinate da una sorta di tacita intesa tra il Comune di Trapani e l'azienda vincitrice dell'appalto derivante dal fatto che quest'ultima per continuare ad avere margini di guadagno, o taglia i costi o aumenta i prezzi, e dunque servire frutta intera anziché sbucciata e tagliata consente di abbassare i costi;per conoscere le ragioni per cui non è operativo presso il I Circolo didattico e, presume lo scrivente, presso altri circoli ove sia attivo un servizio mensa, il Comitato Mensa dei genitori con funzioni di garanzie e controllo sulla scelta dei cibi, delle materie prime e sul confezionamento delle pietanze, trasporto, procedure di mantenimento delle temperature delle stesse (conformemente al manuale di autocontrollo HACCP di cui al decreto n.

155/1997);per conoscere se l'amministrazione Comunale intenda attivarsi per produrre, sulla scorta delle esperienze di Comuni da anni più attrezzati nella materia di un protocollo di “Linea guida per la valutazione della qualità della ristorazione scolastica” attraverso il quale educare anche i genitori alle funzioni di controllo sul servizio mensa attraverso criteri e procedure oggettivi;per conoscere se la ditta Le Palme nel rispetto del capitolato speciale d'appalto abbia assolto i suoi compiti relativamente ai sopraccennati punti:a) stampa e distribuzione del materiale informativob) attivazione di incontri-laboratori, rivolti ai genitori e alle classi ed incontri con gli insegnanti;per conoscere se l'Amministrazione Comunale, a tutela dei piccoli alunni e delle loro famiglie abbia mai attivato le procedure di controllo contrattualmente previste sulla resa del servizio (ed eventualmente se abbia mai attivato le penali previste), se abbia chiesto controlli periodici all'ASP ed ai NAS, organismi deputati, e se abbia intenzione di chiederne;per conoscere se l'Amministrazione comunale abbia mai chiesto, come il disciplinare prevede, giornate speciali con menù a base di prodotti tipici e tradizionali e del mercato equo e solidale, senza costi aggiuntivi e se la ditta abbia mai messo a disposizione il suo personale, circostanza anche questa prevista contrattualmente, per migliorare d'intesa la qualità ed il gradimento dei menù nel rispetto dell'equilibrio nell'apporto di elementi nutrienti in relazione alla dieta.

In allegato al presente atto ispettivo si allega, per opportuna conoscenza, un esempio di Linee Guida per la valutazione della qualità della ristorazione scolastica e della attività dei Comitati mensa dei genitori, redatte dai comuni di Genova e di Sezze (LT). Auspicando che anche il servizio a Trapani possa essere reso con la stessa puntuale efficienza e senso di responsabilità, capacità di coinvolgimento dei genitori e delle istituzioni scolastiche, nonché delle ditte incaricate.Copie del presente atto ispettivo è sono state inviate per conoscenza all’ASP di Trapani ed al Reparto NAS dei Carabinieri ciascuno per le proprie competenze.Si rimane in attesa di risposta secondo i tempi previsti dal regolamento comunale.

Comunicato stampa

23/02/2016

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