Cgil, Cisl e Uil presenti alla manifestazione per dire “no” allo smaltimento delle scorie nucleari nel trapanese

@Un progetto che non si coniuga con le vocazioni turistiche ed gastronomiche del territori”

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
02 Maggio 2024 17:13
Cgil, Cisl e Uil presenti alla manifestazione per dire “no” allo smaltimento delle scorie nucleari nel trapanese

IPOTESI SITI SMALTIMENTO SCORIE NEL TRAPANESE

CGIL CISL UIL ALLA MANIFESTAZIONE PER ESPRIMERE IL DISSENSO “AD UN PROGETTO CHE NON SI CONIUGA CON LE VOCAZIONI TURISTICHE ED ENOGASTRONICHE DEL TERRITORIO”

Cgil Cisl Uil, insieme agli studenti, ai sindaci del territorio e alle realtà imprenditoriali, hanno partecipato, stamani, alla manifestazione che si è svolta in piazza Vittorio Emanuele a Trapani, per ribadire “la contrarietà all’ipotesi di smaltimento delle scorie nucleari nei due siti del territorio trapanese, individuati nella Carta nazionale delle aree idonee a ospitare le scorie radioattive”. “Ci chiediamo come un territorio come quello trapanese a vocazione turistica, agricola ed enogastronomica, e, soprattutto, siti come Fulgatore, zona strategica per l’agroalimentare, e Segesta dal grande valore storico-monumentale – commentano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Trapani Liria Canzoneri, Leonardo La Piana e Tommaso Macaddino -, possano essere considerati idonei a ospitare questo tipo di attività, che tutto è tranne che positiva dal punto di vista dell' impatto ambientale.

Un confronto con il Ministero all’Economia che ha individuato i due siti potrebbe servire a comprendere nel dettaglio la questione valutando gli impatti alla luce della tecnologia, ma anche le prospettive di ricadute sul territorio, e a esprimere le nostre tante perplessità che oggi abbiamo ribadito insieme ai giovani della comunità trapanese, alle realtà produttive e alle istituzioni cittadine”. Canzoneri, La Piana e Macaddino concludono: “Ci sono poi i temi centrali del lavoro, che subirebbe una contrazione nei settori turistici e legati all'agricoltura, e dell’impatto ambientale e della tutela della salute e della sicurezza dei cittadini e dei lavoratori, che per noi resta prioritario.

Al momento l’unica conseguenza che intravediamo è quella di trasformare il territorio trapanese in una discarica nucleare” . 

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