Il Tribunale di Marsala ha assolto dall’accusa di maltrattamenti familiari Pietro Bonafede, 44enne pregiudicato di Marsala, che rischiava alcuni anni di carcere. Tuttavia, è stato condannato a sei mesi di reclusione per aver violato il divieto di avvicinamento alla ex compagna, S.F., di 34 anni. Bonafede si trovava in carcere dal 9 maggio 2024 per questo procedimento, ma la sentenza ha disposto la sua immediata scarcerazione, poiché, pur condannandolo per la violazione del divieto, ha assolta l’imputato dall’accusa più grave.
A difendere Bonafede è stato l’avvocato Alessandro Casano, che durante il processo ha avuto successo nel mettere in discussione la credibilità dell’accusa. Secondo le accuse, tra il 2023 e il 2024 Bonafede avrebbe perpetrato una serie di condotte di sistematica sopraffazione, soggiogando la convivente con minacce, vessazioni, comportamenti aggressivi e violenze fisiche, anche con l’uso di un coltello. La donna avrebbe raccontato di aver subito ripetuti schiaffi, spinte, colpi con il filo elettrico del phon, un pugno che le avrebbe rotto il naso, lesioni al timpano, calci, schiaffi e addirittura un occhio nero. In un episodio, la donna avrebbe anche avuto i capelli tirati fino a staccare una ciocca dal cuoio capelluto, e il 30 marzo 2024, durante un’ennesima lite, Bonafede l’avrebbe spinta fuori di casa e picchiata con calci e pedate in faccia, con colpi anche alla schiena e alla testa.
Tuttavia, durante il dibattimento, i giudici hanno ritenuto che la veridicità di queste accuse non fosse stata dimostrata sufficientemente, portando così all’assoluzione di Bonafede per maltrattamenti. La condanna, invece, è scattata poiché il 31 marzo 2024 l’uomo si era recato nell’abitazione della coppia in contrada Ventrischi, violando esplicitamente il divieto di avvicinamento, che gli era stato notificato in quell’occasione.
L’uomo era già noto alle forze dell’ordine: nel 2016 era stato arrestato perché doveva scontare due anni e un mese di reclusione per reati di evasione e produzione di sostanze stupefacenti, e era stato rinchiuso nel carcere di Trapani.