«Pace è il grido di tante vittime innocenti (penso in modo particolare ai bambini), pace è il desiderio più bello e vero (soprattutto nel cuore dei giovani e nella sapienza degli anziani), pace è la chiamata più propria dell’umanità, che ogni vita familiare e fraterna, ogni esperienza credente autentica, concretizzano, mentre la guerra – come ebbe a dire nella “Pacem in terris” papa Giovanni XXIII – è “alienum a ratione (contraria alla ragione)”». È quanto ha scritto il Vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Angelo Giurdanella in occasione del flashmob per la pace a Gaza organizzato per oggi pomeriggio (ore 19) al sistema delle piazze di Castelvetrano.
«Incoraggio volentieri ogni iniziativa con cui si invoca e si chiede la pace», ha scritto monsignor Giurdanella, «la guerra va sconfitta e prevenuta alla radice: dobbiamo disarmare i pensieri, i linguaggi, i gesti, a partire dalla vita quotidiana perché questo – per le vie misteriose dello Spirito, che spinge la storia verso un compimento nella giustizia e nella pace – diventi il grembo e il contagio e la spinta a decisioni di pace che può raggiungere anche governanti e potenti della terra».
Il Vescovo dice che «è importante accogliersi e ascoltarsi nelle differenze e raggiungere sintonie e sintesi più alte, che mettano insieme il meglio di ognuno e i beni comuni». Il Vescovo nel Messaggio richiama la sofferenza dei bambini di Gaza, quelli in Ucrania: «Ci uniamo ai ripetuti e accorati appelli di papa Leone XIV e di quanti chiedono aiuti umanitari e immediato cessate il fuoco nei territori di Gaza e la liberazione degli ostaggi da parte di Hamas».
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