Villa Genna in stato di abbandono. Il sindaco: “In primavera sarà sistemata”

Redazione Prima Pagina Marsala
Redazione Prima Pagina Marsala
31 Dicembre 2015 10:16
Villa Genna in stato di abbandono. Il sindaco: “In primavera sarà sistemata”

Villa Genna, il parco pubblico di contrada Spagnola, di fronte la riserva dello Stagnone, somiglia sempre più a una savana. Soprattutto dopo che il Comune ha deciso di revocare “per inadempienze” alla cooperativa Airone la gestione della struttura.

“Tra febbraio e marzo – promette, comunque, il sindaco Alberto Di Girolamo – sarà effettuata un’opera di pulizia e sistemazione del verde. In tal modo, in primavera, Villa Genna potrà tornare a essere fruibile da quanto lo vorranno”. Nell’aprile 2014, a denunciare lo “stato di assoluto degrado e abbandono” era stato il capogruppo di Fi in Consiglio comunale, Giuseppe Carnese. “Una recente visita – scrisse Carnese in un’interrogazione all’allora sindaco Giulia Adamo - in quello che un tempo era lo splendido giardino di villa Genna mi ha procurato grande rammarico e tristezza: il notevole patrimonio botanico rappresentato dalle palme centenarie oltre che da alberi rari è, in parte, rovinato in maniera irrecuperabile, le erbacce hanno la prevalenza, i cavi divelti ed i muri scrostati conferiscono al giardino un aspetto tetro e inospitale”.

Adesso, naturalmente, la situazione è peggiorata. Nel marzo 2013, la coop Airone aveva ottenuto dall’amministrazione Adamo la gestione per 15 anni, ma poi non avrebbe trasmesso al Comune i documenti per la stipula del contratto, né avviato, secondo quanto evidenziato dal dirigente comunale Francesco Patti, alcuna delle proposte progettuali che erano previste nel capitolato speciale d'appalto. Il presidente coop, Carlo Bertolino, si difese affermando di aver trovato Villa Genna “in condizioni disastrose”. Questo il testo di una lettera firmata da Bertolino: “Gestiamo Villa Genna dal 1 agosto del 2013, dopo aver vinto la gara alcuni mesi prima. L’abbiamo trovata in condizioni disastrose: le cucine erano scomparse, la zona bar da rifare, l’impianto elettrico non funzionava a causa del furto dei cavi di rame, la struttura era completamente abbandonata ai vandali…

Abbiamo risistemato l’impianto elettrico, le cucine e l’area verde, spendendo più di 300.000 €. Contestualmente abbiamo cominciato ad affrontare la gestione dei costi fissi, circa 6000 – 7000 € tra assicurazione, cura del verde, guardiania e pulizia. Tutto ciò solo per tenere la struttura aperta e senza considerare i costi di gestione del bar e del ristorante. Alla luce di queste considerazioni abbiamo deciso di organizzare alcuni eventi(concerti, apericene per valorizzare prodotti e vini locali, mostre canine) con l’intento di reperire i fondi che potevano aiutarci a sostenere questi costi. E tra le iniziative in programma c’era anche l’organizzazione di alcune serate danzanti. Abbiamo presentato un progetto e avevamo ottenuto l’autorizzazione per quattro serate.

A quel punto, abbiamo speso più di 50.000 € per mettere in piedi la discoteca. Il primo dei quattro sabati previsti abbiamo organizzato la nostra serata danzante, impiegando circa 20 persone, tutte messe in regola e quasi tutti giovani. Poi, com’è noto, la decisione di revocare l’autorizzazione e l’impossibilità, almeno per ora, di proseguire con il nostro programma. Con l’occasione intendiamo ricordare che la nostra è una cooperativa sociale che dà lavoro a persone svantaggiate e che conta, solo a Marsala, circa 100 dipendenti. In quello che stiamo facendo a Villa Genna c’è anche il loro sudore”

A.P.

31/12/2015

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