Di Girolamo lancia Marsala capitale mondiale della dieta mediterranea

Redazione Prima Pagina Marsala
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06 Giugno 2015 14:47
Di Girolamo lancia Marsala capitale mondiale della dieta mediterranea

“Marsala con la sua storia e le sue eccellenze agroalimentari ha i numeri per diventare capitale mondiale Unesco della dieta mediterranea”. Lo ha detto oggi il candidato sindaco Alberto Di Girolamo a margine della manifestazione “Enovitis in campo” in corso nella città lilibea.

“Il vino, in particolare quello biologico, è uno degli alimenti fondamentali che compongono e rendono unica la dieta mediterranea, per questo riteniamo che la nostra città, dopo l’esperienza di capitale europea del vino, abbia le carte in regola per diventare capitale mondiale della dieta mediterranea. Metteremo le aziende produttrici, le associazioni di categoria, gli operatori turistici, le associazioni culturali che si occupano della salvaguardia dei beni materiali e immateriali del territorio, l’Ordine dei medici e i cittadini volontari per costruire dal basso il dossier di candidatura per far entrare Marsala nel novero delle capitali mondiali della dieta mediterranea”.

Per Di Girolamo “non si tratterebbe solo di una vetrina promozionale, ma sarebbe un volano straordinario per la crescita del settore agroalimentare marsalese. La nostra agricoltura - spiega il candidato sindaco - è un settore a due facce: facciamo prodotti di grande qualità ma scontiamo ancora dei ritardi sul piano organizzativo e commerciale. Marsala è prima in provincia di Trapani per numero di aziende e per ettari destinati alla viticoltura, ma siamo agli ultimi posti, ad esempio, per informatizzazione e uso di internet, oggi non è pensabile competere sui mercati senza utilizzare le nuove tecnologie, pertanto come amministrazione comunale ci adopereremo per superare i deficit organizzativi e manageriali che hanno svantaggiato il nostro territorio rispetto ad altre zone di produzione.

Lo faremo ascoltando i produttori con un’apposita consulta comunale e intervenendo su tre assi fondamentali: meno burocrazia per le imprese agricole, miglioramento della viabilità rurale e delle infrastrutture al servizio dell’agricoltura, più promozione delle nostre eccellenze nelle grandi vetrine nazionali e internazionali”.

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